Daniele Carnasciali era presente in una serata storica per la Fiorentina, in quel successo a Milano contro i rossoneri in Supercoppa Italiana (doppietta di Batistuta) e – qualche anno prima – aveva conosciuto la delusione della retrocessione (stagione ’92-’93). Per capire quanto rischia questa Fiorentina, Violanews.com lo ha contattato, tra passato e presente.
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Carnasciali a VN: ”Nel ’92-’93 abbiamo sbagliato perché…”
L’ex difensore viola ricorda gli errori della retrocessione
Iniziamo dal presente e dai rischi della Fiorentina di oggi.
“I rischi ci sono e sono tanti, meno male che il Lecce – tra Novara e Cesena – ha fatto solo due punti, però è una situazione da non sottovalutare. Il problema non sono gli altri, ma la Fiorentina: se i viola non fanno punti, prima o poi gli altri ti riprendono e ti superano. Adesso la squadra di Rossi ha gare proibitive, almeno sulla carta”.
A Milano lei ha vissuto un’esperienza fantastica, la vittoria della Supercoppa Italiana.
“Sembra passato un secolo, è un peccato vedere la Fiorentina in queste condizioni. Quella squadra aveva tanti campioni, Cecchi Gori ne aveva comprati diversi, ho ricordi bellissimi e straordinari di quella notte. Il Milan di allora poi era forte, più forte di quello attuale”.
Sabato c’è il rischo di subire un’altra umiliazione.
“Ricordo ancora il 6-0 della stagione 2004-05, speriamo che stavolta il risultato sia diverso anche perché i tifosi viola hanno ancora negli occhi lo 0-5 contro la Juve. Spero nella stanchezza del Milan, ma ci credo poco”.
Quali sono i maggiori problemi di questa Fiorentina?
“La consapevolezza di trovarsi a lottare per la salvezza, non è facile avere la giusta mentalità in questi casi. Il gruppo secondo me sta facendo lo stesso errore del ’92-‘93”.
“Vinciamo la prossima, dai”. Finchè, non è arrivata la retrocessione.
“Esatto, in quell’annata maledetta avevamo Brescia e Udinese in casa, potevamo ancora ottenere la salvezza, il problema è che – dopo un risultato negativo – il gruppo pensava sempre a vincere la partita successiva, senza però avere la giusta reazione. Non si deve fare lo stesso errore e se perdi in casa con il Chievo, vuol dire che la paura è tanta”.
Il rischio, poi, è quello di arrivare a Lecce – nello scontro diretto – con la salvezza tutta da conquistare.
“Spero che non si arrivi a quel punto, anche perché – in quei casi – chi gioca in casa ha un vantaggio determinante. E non mi sembra che questa Fiorentina brilli per personalità…”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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