Profondo conoscitore della sua città e della squadra di calcio, Carlo Fontanelli, autore con Riccardo Fattori del libro Empoli. Dal 1909 il calcio è azzurro (Geo Edizioni), ha rilasciato a Violanews un’intervista.
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Carlo Fontanelli a VN: “I tifosi empolesi sono storicamente amici dei fiorentini”
Lo scrittore editore che ha raccontato la storia dell’Empoli parla dei viola, di Sarri e Montella
Difetti e pregi di questo Empoli?
È un Empoli che si reinventa finita l’era Sarri. Venuta meno la coppia gol Tavano Maccarone, l’Empoli deve ritrovare nuovi punti di riferimento e Giampaolo, sullo schema di Sarri, sembra avere trovato gli elementi giusti. Maccarone ancora punto di riferimento fuori e dentro il campo con gol pesantissimi come quello contro il Sassuolo. Quest’anno l’ uomo squadra è Saponara, ma tutti i giovani danno sempre il massimo. Per ora l’Empoli sta affrontando il campionato con dignità e fa del suo meglio poi i conti si tirano alla fine della stagione. I due ex viola Camporese e Bittante sono defilati per scelta tecnica ma sono sicuramente all’altezza della situazione.
A proposito di Sarri te lo aspettavi così a Napoli e che ricordi hai di Montella?
Sarri lo vedrei bene anche alla Fiorentina. È un uomo che ha bisogno innanzitutto di fare digerire la propria teoria e disciplina alla squadra. Ha bisogno di tempo. Per questo mi sta sorprendendo a Napoli perché, salvo le prime partite, ha trovato velocemente la soluzione. Montella lo ricordo quando giocava nei giovanissimi e allievi e faceva trenta gol ogni categoria fino alla Primavera; in prima squadra in serie C poi ne fece ‘solo’ venti. È un ottimo allenatore. L’unico difetto, se mi posso permettere, è la mancanza di un po’ di gavetta perciò in certi momenti gli possono venire meno grinta ed esperienza che viceversa hanno maturato allenatori in serie C o B per non retrocedere. Penso a Sarri che di gavetta, allenando l’Antella o la Sansovino, ne ha fatta tanta e merita di essere arrivato dove è ora.
Un giudizio sulla Fiorentina?
In un campionato orfano al momento della Juventus, la Fiorentina è con Napoli, Roma e Inter una delle quattro forze che stanno sperando di succedere allo strapotere juventino. Spero che la Fiorentina superi le altre. Sousa è un allenatore competente e con molta voglia di fare. La Fiorentina su tre fronti a un certo punto probabilmente dovrà fare una scelta. Da toscano la mia speranza è vedere la Fiorentina finalmente alzare un trofeo, già l’anno scorso ci è andata molto vicino.
Un pronostico per domenica?
Da empolese spererei in un risultato positivo per l’Empoli. Per la sua posizione in classifica, però, mi sembrerebbe giusto che la Fiorentina continuasse a fare sognare i propri tifosi. I valori in campo non sono in discussione perché i viola sono nettamente superiori.
Quanto vale questa partita per la tifoseria empolese?
Per noi più attempati non esiste questa rivalità, le tifoserie di Fiorentina ed Empoli non sono mai state rivali. Semplicemente perché per tanti anni in categorie diverse. Ricordo nel campionato ’86-87, all’esordio nella massima serie, una festa di benvenuto ai tifosi viola con tutta Empoli imbandierata, come un evento da condividere tra amici. Negli ultimi anni c’è stata qualche frizione dovuta a qualche discorso in più da parte di qualcuno in un contesto di tanta gente, ma a caldo si dicono cose che non si vorrebbero dire. La nostra generazione le ha sempre viste come due realtà non in competizione perché in tanti sono gli empolesi, forse una maggioranza silenziosa, che tifano per la Fiorentina. La squadra viola è sempre stata vista come messaggera di sport, quando veniva a fare le amichevoli dalle nostre parti tutti andavano a vederla perché era una festa. Questo da sempre. Io sono cresciuto così e come me la pensano in tanti.
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