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Capello a VN: “Kokorin è speciale, con me è cresciuto ma ambientarsi in Italia è dura”

Abbiamo intervistato in esclusiva Fabio Capello, che ha allenato Kokorin ai tempi della nazionale russa

Iacopo Nathan

Aleksandr Kokorin (SCHEDA) è il nome forte in questo momento per rinforzare l’attacco della Fiorentina. L’ex golden boy russo, alla soglia dei trenta anni, non ha mai lasciato la sua patria, ed ha un passato burrascoso, tra pistole, spogliarelliste e un anno in carcere a seguito di una aggressione ad un funzionario russo. Per conoscerlo meglio, ed avere un parere da chi veramente l’ha conosciuto, abbiamo parlato in esclusiva con Fabio Capello, storico ex allenatore italiano, che dal 2012 al 2015 ha allenato la nazionale russa, periodo che coincide con l’esplosione di Kokorin:

Signor Capello, che giocatore è Kokorin? Ce lo descriva

Dalla prima volta che l’ho visto mi sono accorto che Kokorin è un giocatore che ha tutto. Ha movimenti, ha tempi di gioco, già da giovane si vedeva che aveva qualcosa di diverso rispetto ai compagni. L’ho allenato quando era considerato la più grande promessa del calcio russo, io ho puntato su di lui e l’ho fatto giocare.

Si parla tanto del lato umano del ragazzo e delle sue controversie, che rapporto aveva con lei?

Dal periodo in cui è stato in carcere non l’ho più sentito, ma nel mio percorso in Russia lo ricordo come un bravissimo ragazzo. Io e lui avevamo un buonissimo rapporto, l’ho aiutato molto a crescere quando era giovane. L’ho convinto delle sue potenzialità e gli ho fatto capire che sarebbe potuto diventare un grande giocatore.

Secondo lei come potrebbe ambientarsi nel calcio italiano un giocatore come Kokorin?

I giocatori che vengono dall’Est Europa, Russia in particolare, arriva da un calcio molto diverso, e il primo impatto non sempre è facile. Un altro ragazzo di grande talento che ho allenato è Aleksej Mirančuk dell’Atalanta, e ho visto che anche lui sta avendo delle difficoltà e ha avuto bisogno di tempo. Lui, come Kokorin, sono giocatori di grande talento e che possono fare molto bene, ma il primo impatto con l’Italia non è sempre facile.

 CURITIBA, BRAZIL - JUNE 26: Head coach Fabio Capello of Russia (C) looks on during the 2014 FIFA World Cup Brazil Group H match between Algeria and Russia at Arena da Baixada on June 26, 2014 in Curitiba, Brazil. (Photo by Matthias Hangst/Getty Images)