Vittoria a Bergamo e attesa per Inter-Fiorentina di giovedì sera, la squadra di Montella crede nel colpaccio. Di certo i viola hanno – ancora una volta – dimostrato personalità allo stadio Atleti Azzurri d'Italia, correndo non molti rischi nonostante un'Atalanta che ha provato a mettere in difficoltà Neto e compagni. Per un commento su questo match e sulla super-sfida di giovedì, Violanews.com ha contattato Giancarlo Camolese, presente a Bergamo per conto di Mediaset Premium.
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Camolese a VN: “Wolski, che personalità!”
“Vincere a Bergamo non era facile, a Milano sarà una gara equilibrata”
Stupito dalla vittoria della Fiorentina?
“Bergamo è un campo difficile per tutti ma questa Fiorentina non deve avere paura di nessuno, riesce sempre ad imporre il proprio gioco e quindi non sono stupito per la vittoria. Ormai la squadra di Montella è una certezza: dopo l'Europa League c'era un po' il rischio di un calo fisico e invece la squadra ha risposto alla grande. Bene così”.
Adesso la trasferta di Milano.
“Goleada a parte, l'Inter sta molto bene fisicamente ed ha un tecnico secondo me bravissimo, ce ne sono pochi in Italia come Mazzarri. Ha dato di nuovo equilibrio all'Inter, ha portato entusiasmo ed ha ottime idee. La Fiorentina soffrirà, questo è sicuro, prevedo una partita comunque molto equilibrata”.
Un aggettivo da dare alla Fiorentina di Montella.
“Cinica. Rispetto all'anno scorso magari è meno spettacolare, ma ottiene più punti e alla fine è questo ciò che conta. E poi ogni partita scopriamo un giovane interessante, in attesa del ritorno di big come Pizarro, Cuadrado e Gomez”.
Uno di questi è Wolski.
“Mi è piaciuto molto, all'inizio del match mi sembrava un po' in difficoltà poi si è sciolto ed ha cominciato a giocare molto bene, con personalità. Sembrava un titolare fisso della Fiorentina, questo è merito anche di Montella. La sua velocità può mettere in crisi anche l'Inter, è un'opzione da tenere in considerazione”.
E intanto Rossi continua a segnare.
“Un vero fenomeno, si sta riprendendo ciò che la sfortuna gli ha tolto in questi anni. È giusto così”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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