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Cagni a VN: “Il 3° posto non è impossibile, Sousa dovrebbe rimanere a Firenze”

L'ex tecnico dell'Empoli Gigi Cagni parla della sfida del Castellani e analizza la stagione viola

Alessandro Guetta

Domenica, alle 12:30, Empoli e Fiorentina si sfideranno sul campo del Castellani. Gigi Cagni, ex tecnico (tra le altre) di Genoa, Sampdoria e Parma, ha allenato proprio gli azzurri nella stagione 2006/2007 e per un breve periodo nel 2008. Per avvicinarsi al prossimo impegno dei viola, abbiamo parlato con lui della partita, della stagione delle due squadre e non solo, ecco le sue parole.

Domenica al Castellani si sfideranno due formazioni che non vincono da molto tempo, che gara si aspetta?

“Sia la squadra di Sousa che quella di Giampaolo stanno comunque facendo un grandissimo campionato e sono in lotta per i rispettivi obiettivi, nell’ultimo periodo hanno rallentato un po’ ma sono due formazioni che hanno fatto vedere un bel calcio, entrambe prediligono il gioco, ecco perché mi aspetto davvero una bella partita”.

La Fiorentina sembra ormai lontana dal terzo posto, obiettivo definitivamente sfumato?

“No, dipenderà dalle prossime due partite, quelle contro Empoli e Sassuolo. I viola hanno avuto un calo fisiologico, credo che il pareggio contro la Sampdoria sia dovuto a più fattori: la preparazione atletica è importate ma molti giocatori sono rientrati dalle Nazionali, forse la squadra ha anche patito il primo caldo dell’anno; quando cambia la stagione non è mai facile ottenere buoni risultati. Se però recupereranno a livello psicofisico ce la possono ancora fare”.

L’Empoli invece è arrivato molto presto a pochi punti dalla salvezza e poi ha rallentato, perché?

“Anche il calo degli azzurri è fisiologico. Ci sono periodi in cui va tutto bene, quando ogni tiro in porta è un gol, ma in altri momenti fai fatica a creare occasioni ed è inevitabile che ci sia un calo. Tuttavia, il cammino dell’Empoli in questo campionato resta eccezionale”.

Notizia di oggi: Paulo Sousa ha incontrato alcuni dirigenti dello Zenit. Nella prossima stagione se lo immagina ancora a Firenze?

“A mio avviso dovrebbe rimanere alla Fiorentina, il lavoro paga sempre e non si può pretendere di costruire qualcosa di importante in appena un anno. La permanenza del tecnico portoghese sulla panchina viola sarebbe una cosa giusta sia per la società che per lui stesso”.

I viola hanno qualche problema in attacco: Kalinic ha segnato appena un gol nel 2016 mentre Babacar non ha sfruttato le occasioni avute a disposizione, che ne pensa?

“Non si può pretendere che il centravanti segni sempre, in questo campionato lo ha fatto solo Higuain. Quando ci sono le qualità giuste, prima o poi le reti arrivano, l’importante è non farsi prendere dalle crisi psicologiche. Kalinic può ritrovarsi, dipende tutto da lui. In ottica mercato, invece, non so quale potrebbe essere il futuro di Babacar, dall’esterno è difficile analizzare determinate situazioni”.