Con l'addio sempre più probabile di Jovetic (destinazione Juve?) la Fiorentina è a caccia di una prima punta capace di aprire le difese avversarie. Sfumato Negredo, troppo caro Yilmaz, il nome nuovo è quello di Duvan Zapata, centravanti colombiano dell'Estudiantes. Violanews.com a riguardo ha contattato Stefano Borghi, giornalista di SportItalia e grande esperto di calcio sudamericano.
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Borghi a VN: “Zapata ricorda il primo Adriano”
“Pizarro deve riconoscenza, ma lo vedo bene a Napoli con Benitez”
Che tipo di attaccante è Zapata?
"Un centravanti che fa della prepotenza fisica la sua arma migliore, ha una struttura imponente di 1.90 e ricorda nelle movenze Balotelli o addirittura il primo Adriano visto in Italia. Potenzialmente può essere devastante, la scorsa settimana ha tagliato il traguardo delle cento partite da professionista, per un ragazzo di 22 anni già un buon bagaglio di esperienza. Manca ancora di continuità, quest'anno ha segnato 12 gol ma viaggia ad intermittenza. Non stiamo parlando comunque di un tanque Silva-bis, che è un giocatore unicamente adatto ai ritmi sudamericani.
Fiorentina che comunque è vigile sul mercato europeo, vedesi Joaquín...
"Il Malaga, per tutti i problemi economici che conosciamo, può diventare un supermercato appetibile per tutti. L'affare Joaquín dimostra come la gestione tecnica di Pradè e Macia abbia larghe vedute, ripercorrendo lontano dai riflettori quello già fatto con Borja Valero. Un giocatore uscito dai radar del grande calcio europeo che però quest'anno ha dimostrato di avere ancora un talento cristallino. Magari non ha più il passo dei tempi migliori per fare l'ala, ma con la classe che si ritrova ha saputo "riciclarsi" sulla trequarti. Sempre dal Malaga prenderei Iturra, mediano che va in scadenza destinato al Liverpool e Isco, lì però le cifre sono altissime e la concorrenza spietata".
Cosa pensi invece delle parole di Pizarro?
"Insieme a Pirlo e Montolivo è tra i top 3 del campionato italiano in quel ruolo e mi dispiacerebbe molto per la Fiorentina se dovesse andar via perché è una squadra che ho particolarmente a cuore. Non mi sono piaciute le sue esternazioni, in certi casi si dovrebbe avere riconoscenza negli uomini che hanno creduto in te. Capisco la delusione per la Champions sfumata negli ultimi minuti, la gratitudine sembra però non far parte del calcio di oggi. Napoli è una destinazione calda, soprattutto se dovesse davvero arrivare Benitez..."
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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