FIRENZE - La Fiorentina gioca male, è noiosa, ripetitiva, snervante, ma io non posso fermarmi «solo» davanti all’ennesimo e triste errore difensivo della squadra, neppure davanti all’evidente difficoltà endemica di Ilicic o al progressivo spegnimento di Badelj (e temo pure di Borja), devo per forza guardare il mezzo bicchiere pieno. I tifosi viola non possono fare che così per non morire anzitempo di tristezza. E allora spazio al mezzo bicchiere pieno.
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“Bicchiere mezzo pieno”. Il commento di Alessandro Rialti
E’ successo di nuovo, dentro ai mille problemi storici la Fiorentina ciclicamente trova un campione. Questa volta è il turno di Chiesa e Bernardeschi
E’ successo di nuovo, dentro ai mille problemi storici la Fiorentina ciclicamente trova un campione. Di quelli fantastici, indimenticabili. E’ successo per il gigantesco Antognoni, per il formidabile Baggio, per l’insuperabile Babistuta. E sia chiaro, ce ne sono stati anche altri, come la sfilata di portieri, Borgonovo, Dunga, Toni, Mutu dimenticandone per spazio tanti altri. Stelle, magari in notti scure, adesso ne vediamo un altra, anzi due. Non è poco avere in viola Chiesa e Bernardeschi che ancora non sono che un’ipotesi dei giganteschi campioni del passato viola, ma sicuramente due ragazzi fantastici e diversamente grandi. Magari la speranza è che restino in viola quanto Batistuta se non quanto Giancarlo.
Eccolo il mezzo bicchiere pieno ed è questo che voglio vedere. Almeno oggi che il mercato è lontano. Più avanti discuteremo su quale Fiorentina sarà poi possibile. E già che ci sono voglio vedere nel mezzo bicchiere pieno pure la classifica che mi dice: Milan a quota 37 insieme ai viola (ha una partita in meno), Atalanta a due punti, Lazio a tre (però la squadra di Inzaghi mi sembra meno brillante), Inter a cinque. Insomma c’è strada da fare per tornare nel giro europeo ma non è più così a distanza siderale. Certo il bicchiere è mezzo vuoto, lo dice la classifica e lo dice pure la Coppa Italia (speriamo ancora in Europa League) ma per una volta proviamo a vedere il mezzo pieno. Non consola, ma aiuta.
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