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Bianchi a VN: “Il Napoli è pronto per lo scudetto e la Fiorentina per l’Europa”

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Ottavio Bianchi è l'Allenatore con la A maiuscola. In vista di Fiorentina-Napoli, ha espresso il suo pensiero, in esclusiva, a ViolaNews.com.

Filippo Angelo Porta

Ottavio Bianchi è l'Allenatore con l'A maiuscola. Tanti anni sui campi da calcio, prima da giocatore, indossando, fra le altre, le maglie di Brescia, Atalanta, Napoli, Milan, Cagliari e SPAL e poi, appunto, da allenatore. Celebre per aver portato, nella stagione 86'-87', a Napoli il primo scudetto della storia del club, insieme al mitico Diego Armando Maradona, perché, come dice lui, "un bravo allenatore per vincere ha sempre bisogno di grandi giocatori". Nella sua carriera, tante altre panchine di pregio (Roma e Inter su tutte), sino all'esperienza alla Fiorentina nel 2001, dove, dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile dell'area tecnica, rivestì il ruolo anche di allenatore e presidente, succedendo al dimissionario Ugo Poggi, poco prima del fallimento della squadra nell'agosto del 2002.

In vista di Fiorentina-Napoli, ViolaNews.com lo ha contattato, in esclusiva, per commentare questa importante partita.

Buogiorno, mister Bianchi. Domenica ci sarà Fiorentina-Napoli. Possiamo dire che è un confronto fra "prime della classe"?

Sì, perché il Napoli è una realtà, ormai, da molti anni. E' soltanto mancata nel rush finale, ma è una società solida ed è importante avere al giorno d'oggi una società con il bilancio in ordine. Hanno sviluppato ottime stagioni, con altrettanti ottimi allenatori. Anche la Fiorentina sta intraprendendo questa strada; ha una dirigenza valida, con delle ottime idee. L’allenatore è giovane e ha entusiasmo. Il Napoli giocherà per vincere lo scudetto, mentre per la Fiorentina è il primo anno a questi livelli, ci vuole un po’ di tempo. Dobbiamo ricordarci che questo sarà un anno particolare, dopo la pandemia, dunque tanti possono inserirsi ai vertici. Inoltre, ci sono stati anche gli europei e i campionati sudamericani. Dopo queste competizioni, storicamente, ci sono sempre state delle sorprese.

Sarà anche la sfida fra due ottimi tecnici: Italiano e Spalletti. Quali sono, per lei, le analogie e le differenze fra di loro?

E' una domanda a cui faccio fatica a rispondere, perché un allenatore deve essere giudicato in base alla squadra che ha a disposizione. Le faccio una domanda provocatoria: lei ha mai visto un allenatore vincere con una squadra scarsa? Io no, per vincere servono grandi giocatori. Certamente, Spalletti e Italiano sono due bravi allenatori, la differenza è che il primo ha già una macchina per vincere, mentre il secondo sta costruendo una bella macchina, ma gli servirà del tempo. Un allenatore bravo è colui che riesce a portare una buona macchina alla fine della gara; un allenatore meno bravo, invece, rischia di uscire alle prime curve.

Ci sarà anche il confronto fra Vlahovic e Osimhen: chi tra i due farà la differenza?

Questi sono più ragionamenti che fa un tifoso. Io ho fatto l'allenatore e ragiono in maniera differente. Per me, non esiste nessun giocatore che possa rendere al massimo, senza un collettivo che lo supporti. Dunque, pur rispondendo che mi piacciono molto entrambi, dico che sarà la squadra, tutta, a poter fare la differenza. Il bravo giocatore è colui che riesce ad esaltarsi con il collettivo ed è colui che fa le cose in modo semplice. Il calcio è una cosa semplice, siete voi giornalisti a renderlo complicato.

In conclusione, secondo lei il Napoli è pronto per vincere il campionato e la Fiorentina è pronta per continuare a ricoprire queste posizioni di classifica e puntare all'Europa?

Sì, come ho detto, il Napoli è pronto per vincere e la Fiorentina è pronta per continuare a ricoprire le posizioni di classifica che sta ricoprendo ora. A Firenze c'è un allenatore importante, una squadra importante e una dirigenza importante. Ci vorrà del tempo, ma stanno costruendo una bella macchina.

 

 

 

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