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Bergomi a VN: “Domenica vince l’Inter o pareggio. Miranda perfetto per la Fiorentina”

"L'Inter sta concedendo troppo, ma sta bene fisicamente. I nuovi arrivati viola? Tutti utili, nessuno indispensabile". E sul 4-3 per la Fiorentina del 1989...

Stefano Niccoli

Manca sempre meno al big match tra Fiorentina e Inter, al momento la partita più importante della stagione per la squadra di Paulo Sousa. Per un commento sul match dell'Artemio Franchi, Violanews.com ha intervistato in esclusiva Giuseppe Bergomi, storica bandiera nerazzurra, attuale commentatore di Sky Sport.

Che succede all'Inter?

"La squadra sta bene fisicamente. Probabilmente Mancini aveva capito che non poteva andare avanti vincendo gran parte delle partite solo per 1-0, così ha voluto proporre qualcosa di diverso. Adesso l'Inter crea molto di più, ma allo stesso tempo subisce di più. Anche nel derby la squadra nerazzurra aveva fatto bene fino al rigore fallito da Icardi, da quell'errore la partita è cambiata".

Partita decisiva quella di domenica sera per il terzo posto?

"No, mancano ancora tante giornate. Anche il Milan, nonostante sia a sei punti dal terzo posto, è in lotta. Sicuramente la partita di domenica indirizzerà sul piano psicologico le due squadre".

Che idea ti sei fatto delle critiche dei tifosi della Fiorentina nei confronti della proprietà?

"Dall'esterno non si capisce questa situazione, soprattutto alla luce del bacino d'utenza della Fiorentina rispetto alle big del campionato e dal fatto che la Fiorentina è terza e arriva da tre quarti posti consecutivi. Dall'altro lato ci sono i tifosi che capiscono che basta poco per rendere la squadra ancora più competitiva. Per questo si innervosiscono".

Come giudichi l'operato della gestione dei fratelli Della Valle?

"E' vero che non hanno vinto nulla, ma hanno reso la Fiorentina protagonista in Italia e in Europa. Hanno fatto il loro dovere. Poi vincere è difficile per qualsiasi squadra, ma essere protagonisti è essenziale, quindi su questo punto di vista hanno operato bene".

Tornando alle vicende di campo, quale giocatore della Fiorentina potrebbe far comodo sul piano tattico all'Inter?

"Per come è strutturata l'Inter, Badelj sarebbe il giocatore più importante da portar via alla Fiorentina. L'Inter è forte dietro e davanti, ha un centrocampo muscolare, ma in mediana le manca qualità, per questo il croato sarebbe il giocatore fondamentale per la formazione nerazzurra".

Stessa domanda, ma rovesciata chiaramente. 

"Direi Miranda per quanto riguarda la fase difensiva. Senza nulla togliere ai difensori della Fiorentina, l'ex Atletico Madrid darebbe ancor più solidità alla retroguardia viola. Miranda è il giocatore dell'Inter che più mi ha impressionato. Sta comandando la difesa in una maniera incredibile".

A proposito di Miranda, lui e Gonzalo Rodriguez sono i perni difensivi di Inter e Fiorentina.

"Sì, non hanno sostituti adeguati. Hanno qualità e personalità. I giocatori di personalità, anche se sono in là con l'età, fanno giocare bene i compagni di reparto. Per Inter e Fiorentina cambia parecchio tra averli e non averli".

Kalinic non segna dal 20 dicembre. Le sue difficoltà sono dovute al fatto che ha iniziato presto la stagione o c'è dell'altro?

"Per come gioca, la componente fisica è fondamentale perché si muove tanto e accorcia la squadra. In più rispecchia anche l'andamento della squadra. Io adoro commentare Fiorentina e Napoli, mi esaltano. In questo momento la Fiorentina non ha la stessa fluidità di gioco che aveva qualche mese fa. Queste difficoltà si risentono anche in fase realizzativa".

Dei nuovi arrivati, chi ti convince di più?

"Nella mia testa, nessuno è titolare. Tello e Zarate sono giocatori bravi a determinare qualcosa d'importante a partita iniziata. Mi viene in mente il gol dell'argentino contro il Carpi. Sono brevilinei che saltano l'uomo. Benalouane l'ho conosciuto quando allenavo i ragazzi dell'Atalanta. E' un giocatore di personalità, può giocare in tutti i ruoli della difesa. Sarà utile a Sousa. Tino Costa e Kone sono buoni rincalzi. I nuovi arrivati saranno tutti utili, ma nessuno è indispensabile".

Fiorentina, Inter, Roma e, forse, anche Milan in lotta per il terzo posto. Chi è in vantaggio?

"In questo momento Fiorentina e Inter visto hanno qualche punto in più in classifica. La Roma arriva sì da tre vittorie consecutive, ma due potevano essere pareggi. Il Sassuolo ha preso il palo su rigore, mentre la Sampdoria ha colpito la traversa. Nel complesso la Roma ha meritato le vittorie contro emiliani e liguri, ma Fiorentina e Inter hanno qualcosa in più".

Facciamo un salto nel passato. Che ricordi hai di quel rocambolesco Fiorentina-Inter 4-3 del 1989?

"Mi ricordo che ho sbagliato io. Feci un passaggio all'indietro per Zenga, poi Borgonovo fece gol. Quella sconfitta, però, ci diede la forza per fare poi nove vittorie consecutive. A Firenze è nata la vittoria dello scudetto di quell'Inter. Il nostro era un gruppo molto forte. Quell'errore ci fece ripartire più forti di prima. I fischi dello stadio nei confronti di Berti? Il pubblico di Firenze è unico, non deve invidiare niente a nessuno. I tifosi trascinano la squadra, anche quando la partita sembra incanalata su binari negativi".

Te la senti di fare un pronostico per domenica sera?

"Direi un x-2 e il mio passato interista non c'entra niente, parlo solo sul piano tecnico-tattico. L'Inter è molto pericolosa, sta bene fisicamente e se le concedi qualcosa, ti fa male. La Fiorentina, invece, fatica a segnare. Risultato esatto? 0-0 o 1-1".