Metteteci tutti i punti interrogativi del mondo, fate tutti gli scongiuri che conoscete, ma vedere Saponara a Torino mi ha comfermato quello che era emerso già un anno fa, ovvero che l’ex Empoli potrebbe davvero dare alla Fiorentina una bella spinta per una ripartenza autentica. Ha giocato due sole gare dal primo minuto, le ultime due. Per due vittorie e per le sue due migliori prestazioni. Segnali, forse solo segnali, i pessimisti dicono che sono solo miraggi e che tutto si dissolverà presto. Però io sono ottimista per natura e ho visto questo ragazzo crescere e maturare negli anni, esplodere e rimbalzare indietro. Troppo fragile è stato detto, con problemi alla caviglia, incapace di assumersi le pesanti responsabilità che si portano in serie A quando troppo presto ti viene detto bravo.
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“Bentornato Saponara”. L’editoriale di Rialti per Violanews
Torna la consueta rubrica di Alessandro Rialti, capo della redazione fiorentina del Corriere dello Sport-Stadio
Io ho letto le cose che ha detto per la perdita di Astori, il dolore e l’affetto che trasparivano, ho visto quello che ha dato in intellignza alla squadra quando ha giocato contro i granata. E voglio immaginarlo solo così, vertice alto di un centrocampo vero, con Badelj metronomo, Veretout assaltatore e Benassi a dare ossigeno, un reparto che mai mi era apparso così completo. Miraggi, tutti miraggi? Io spero proprio di no, io sogno che invece questa possa diventare la prassi viola. E su un Saponara così merita investire ancora, investire e sognare che davvero sia tornato e possa darci una mano. Una grande mano.
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