Jaime Baez Stabile e una gran voglia di Italia. Arrivato dall'Uruguay ormai tre stagioni fa, il ventiduenne di Montevideo è giunto a Firenze con tante ambizioni, ma fin qui non è ancora mai riuscito a vestire la maglia viola, almeno quella della Prima Squadra. L'attaccante ha infatti giocato due annate in prestito: prima a Livorno e quindi a Spezia, approdando in agosto a Pescara. In esclusiva, Violanews.com ha intercettato proprio Baez, che ha vissuto Moena e l'ambiente Fiorentina sia con Paulo Sousa che con Stefano Pioli e con noi ha parlato a 360° del mondo gigliato:
esclusive
Baez a VN: “Firenze nel cuore, vi racconto Sousa e Pioli. Viola, occhio al Benevento. Il lavoro con Zeman…”
L'attaccante di proprietà viola si racconta in esclusiva a Violanews.com
Innanzitutto come stai? Come ti stai trovando alla corte di Zeman a Pescara?
"Sto bene, mi sto allenando con il gruppo e sono a posto fisicamente. Aspetto l'opportunità di giocare. Io mi sento pronto, ma magari non ho ancora la giusta fiducia perché ho bisogno di giocare con continuità e devo prendere il ritmo di gioco. Aspetto di disputare 3-4 partite di seguito e penso di poter fare molto bene. Con Zeman mi alleno bene, lui lavora tanto sugli attaccanti e per me e per la mia posizione in campo è molto importante".
Ti manca Firenze? Ti senti pronto per provare il salto in serie A dopo tre prestiti in categorie inferiori?
"Sì, un po' mi manca. Lì ho tanti amici e mi sono trovato molto bene nel gruppo e in tutto l'ambiente. Sento sempre tanti compagni della Fiorentina, abbiamo anche un gruppo in cui comunichiamo (ride n.d.r.). Per la Serie A non lo so, ora devo pensare al Pescara e a dare il massimo qui".
Che idea ti sei fatto di questo inizio di stagione viola?
"La stagione è partita un po' così così, ma con il passare del tempo potrà migliorare molto e la squadra potrà fare sempre meglio. Il gruppo si è formato un po' tardi e adesso i ragazzi hanno sicuramente bisogno di tempo per lavorare insieme ed ottenere risultati".
Da sudamericano: c'è un Simeone che sta provando a prendere su di sé il peso dell'attacco viola. Che attaccante è secondo te? Ha caratteristiche assimilabili alle tue?
"Mi piace, perché lotta sempre su tutti i palloni e in area è molto pericoloso. Sa fare gol e penso che sia un grande attaccante perché non si arrende mai e lotta fino alla fine. Credo che questa caratteristica sia molto importante per un attaccante centrale. Penso che rispetto a me sia più abile a lottare fisicamente: anche a me piace farlo, ma lui riesce alla grande nel corpo a corpo".
In viola hai conosciuto sia Paulo Sousa che Pioli: Hai preferito uno dei due in particolare? Magari anche nei metodi di lavoro...
"Preferire no, penso che tutti e due lavorino bene sul gruppo e sui singoli e questo è molto importante. Sanno fare squadra e lavorano tanto con il pallone. Mi piace questo modo di allenarsi. Tutti e due chiedono di essere cattivi sulla palla, chiedono molto di attaccare la profondità e lavorare sul possesso palla. Certo, qualche differenza nella persona c'è ed è normale, ma l'idea di gioco è sicuramente molto simile".
La Fiorentina va in trasferta a Benevento, in un campo dove hai giocato l'anno scorso a Spezia e che in B era quasi inespugnabile: quali sono le insidie del Vigorito?
"Sì, l'anno scorso erano molto forti in casa e hanno fatto quasi tutti i punti al Vigorito. Contano su un pubblico molto caldo, ma anche se non sono partiti bene possono puntare molto sul fattore casalingo. In più, avranno anche addosso la pressione di dover vincere perché ancora non hanno mai fatto punti. Penso che sia una trasferta difficile, ma credo che i viola abbiano tutte le carte in regola per vincere".
© RIPRODUZIONE RISERVATA