Il precampionato è finito. Qualcuno potrebbe dire anche menomale viste le 5 sconfitte rimediate dalla Fiorentina. Tanto fu bella ed esaltante la galoppata viola in pre season la scorsa stagione, tanto questa è stata deprimente. Dopo le prime vittorie contro squadre di dilettanti e di piccolo e medio cabotaggio sono arrivate le sconfitte con Cesena, Celta Vigo, Bayer Leverkusen, Schalke 04 ed infine quella appena vissuta contro il Valencia.
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Fiorentina che succede? Analisi di un pokerissimo alla rovescia
Cinque sconfitte di fila meritano una riflessione. Cerchiamo di capirci cosa stia succedendo alla Fiorentina di Sousa a pochi giorni dall'esordio contro la Juventus
Vediamo di analizzarle cercando di capire cosa possa essere successo nel gruppo di Sousa che a detta di tutti non ha cambiato e appesantito la preparazione, ma che ha cambiato drasticamente i risultati.
Partiamo dalla sconfitta di Cesena (leggi la cronaca), la più indolore, la più giustificabile perché in campo c'è la Fiorentina B, ragazzi di primo pelo con la valigia in mano che subiscono quasi subito il primo gol e poi non reagiscono contro un avversario agguerrito che ci tiene a fare bella figura con il pubblico amico.
Passano due giorni e la Fiorentina si presenta al Franchi questa volta con la migliore formazione disponibile o quasi per affrontare il Celta de Vigo (leggi la cronaca). Ci sono ancora dei giocatori importanti che non sono in campo ed altri che giocano con poche sedute di allenamento nelle gambe e i muscoli imballati. Il Celta corre di più, segna dopo poco per una indecisione della difesa (la storia purtroppo si ripeterà spesso) e la Fiorentina reagisce a fine primo tempo colpendo una traversa con Zarate. Nella ripresa poco altro. Serata calda e molto umida e avversari più avanti nella preparazione dirà Sousa. E sono due.
La squadra va in Austria dove caldo e umidità non sono di casa e si presenta un po' più completa contro il Bayer Leverkusen (leggi la cronaca) ma in partenza sono ancora fuori Kalinic, Badelj e Bernardeschi. Pronti via e dopo 8' ecco il solito gol con "Chicarito che smarca Oztunali al tiro approfittando di un’amnesia difensiva viola" (again). La Fiorentina regge il campo ma poi subisce il raddoppio, ma riesce a segnare con Kalinic e a farsi più pericolosa, ma chiaramente "errore della difesa viola, Kampl segna il terzo gol". Ed ecco il tris.
Andiamo avanti e a conclusione del ritiro austriaco arriva lo Schalke 04 (leggi la cronaca) con la squadra che regge meglio il passo contro un avversario che pare più abbordabile. La storia si ripete e dopo 4' arriva il gol con un "grande tiro dalla distanza di Choupo-Moting e rete dello Schalke" anche se questa volta la frittata difensiva viene anche dai tedeschi che regalano a Kalinic il pareggio. Finalmente si vede una buona Fiorentina che gioca da pari contro gli avversari fino al 60' quando una serie di cambi porta a scombinare la squadra che in un quarto d'ora becca due reti e tanti saluti alla quarta sconfitta consecutiva.
Ed eccoci a Valencia, si torna al caldo del Mestalla (leggi la cronaca) ma questa volta Sousa manda in campo la Fiorentina migliore, quella per intendersi che affronterà più o meno la Juventus. Partono bene i viola con Pepito al tiro e Bernardeschi che segna un gran gol. Finalmente rivediamo la squadre dello scorso anno, ma il gioco dura poco: il tempo di dare la patata bollente tra i piedi di Astori che sbaglia tutto e regala il pareggio agli spagnoli. La bella Fiorentina finisce qui dopo 20' e lascia il campo ad una squadra che subisce gli avversari e non è mai pericolosa (soprattutto nella ripresa con un punta sola). Esce anche Borja ed entra un evanescente Mati Fernandez e quando il pareggio sembrerebbe essere consolidato arriva la rete del 2-1 che porta le sconfitte a 5. Sousa dirà poi che le forze fresche degli avversari hanno dato intensità al Valencia provocando la sconfitta.
Adesso la settimana santa che porta al match contro la Juventus che ancora non brilla (2-2 a Modena contro l'Espanyol) con Higuain che non è ancora lui ma le frecce nella faretra di allegri sono tante e tutte pericolose. Adesso serve concentrazione, calma e applicazione e serve soprattutto qualche rinforzo a centrocampo e soprattutto in difesa dove il numero non esce da 13 mesi ovvero da 55 settimane. Un ritardo che al Lotto è importante e che al calcio invece è preoccupante.
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