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Alle origini del disagio viola: dal web 2.0 tante critiche. Ci vuole calma

Questa mattina critiche a non finire per la Fiorentina che ha perso 2-1 a Torino contro i campioni d'Italia. Quali sono le ragioni di tutto questo?

Saverio Pestuggia

Leggendo i commenti su Violanews e anche sui vari social ci accorgiamo che la delusione per questa sconfitta è stata tanta. E' vero che l'amore porta spesso a 'trattare male' chi non ti ricambia ma una comunanza di poco amorosi sensi come quella di questa notte e di oggi ci deve fare pensare.

Il web 2.0 serve anche a questo: a capire l'umore di chi ti sta vicino, di chi ti segue e vorrebbe vedere e leggere solo cose belle. Invece questa mattina trovo critiche feroci alla Fiorentina, all'operato di Sousa che molti vorrebbero cacciare già dopo la prima sconfitta. Per non parlare dei Della Valle a cui molti indicano di imboccare la via di Casette d'Ete. Eppure la Fiorentina ha perso di misura contro la Juventus in uno stadio in cui molti lasceranno i tre punti e fino al 74' era sul punteggio di 1-1.

Calma e gesso, ragioniamoci un po' su.

La società non era presente con nessun pezzo grosso (Presidente o Patron): grave errore per un match di cartello contro la nemica storica e soprattutto per la prima di campionato. Questo dà la sensazione che la barca sia ormeggiata lì al molo, oltretutto in balia delle onde. E se i Della valle possono avere impegni di lavoro, per il Presidente il lavoro deve o dovrebbe essere quello. Stare accanto alla squadra. Non sono piaciute poi le dichiarazioni un po' troppo spavalde di inizio mercato che tutti conosciamo che invece sono state decisamente ridimensionate dalle ultime di Corvino che non prevede colpi col botto ma solo acquisti funzionali.

Infine la squadra: smorta, lenta prevedibile e poco reattiva. Mi sembra la copia della Fiorentina del girone di ritorno, quella per intendersi che è piombata dalla vetta al quinto posto in campionato. Anche per il gruppo c'è la scusante delle sconfitte di fila che anche se raccolte in amichevoli, non fanno certo bene all'autostima dei calciatori. Perdere 2-1 a Torino non è certo disonorevole, ma la squadra non ha fatto vedere carattere e soprattutto ha subito la doccia gelata del gol di Higuain dopo appena 4 minuti dal pareggio dando l'impressione di fragilità estrema.

Domenica arriva il Chievo e a seguire c'è la festa dei 90 anni. La speranza di tutti è di cogliere la prima vittoria che riporti morale alla squadra e al suo allenatore. Magari vittoria condita da un acquisto non solo funzionale, ma anche che sia capace di accendere la fantasia dei tifosi. E non solo di quelli che  popolano il web 2.0, ma di tutto il popolo viola che sta aspettando a gloria di rivedere una squadra grintosa, attaccata alla maglia. Una squadra, scusate il francesismo, con le palle che finora nessuno ha neanche intravisto. E la società dopo la bella iniziativa per i 90 anni non si fermi lì: ci metta più passione, più attaccamento alla città e ai suoi tifosi. Non basta chiamarli in causa per stare vicino alla Fiorentina, bisogna dare loro anche qualcosa.