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A tu per tu con Luca Calamai: Borja, Hagi e la squadra che nasce

Torna la consueta rubrica settimanale del Vice Direttore della Gazzetta dello Sport.

Redazione VN

Anche questa settimana Luca Calamai risponde alle vostre domande sempre più incentrate sul mercato della Fiorentina

Bartolo Rossini – Non pensa che l’eventuale vendita del Sindaco ci penalizzi molto in quanto stiamo allestendo una squadra giovane. Un giocatore dell’esperienza di Borja Valero sarebbe prezioso. Inoltre anche Spalletti, che lo vuole all’Inter, pensa al 4-2-3-1 che è il modulo scelto da Pioli. E allora perché non tenerlo?

Caro signor Rossini io spero che Borja resti. Perchè la sua esperienza sarebbe fondamentale e perché in uno spogliatoio nuovo lo spagnolo trasmetterebbe ai suoi compagni il senso della fiorentinità. Ma ammetto di capirci poco su questa vicenda. Qualcuno sta facendo il furbo. Borja sostiene di voler restare alla Fiorentina e la Fiorentina attraverso Cognigni e Corvino ha detto che lo spagnolo se resta volentieri è confermato. Ma allora quale è il problema? Borja ci regali un tweet tipo: “Ci vediamo tutti a Moena e il prossimo anno torneremo in Europa”. A quel punto nessuno potrebbe toccarlo. Nessuno. Ci sarebbe una rivoluzione in caso contrario. Invece il procuratore di Borja si accorda con l’Inter e chiede alla Fiorentina un aumento di ingaggio. Che non è proponibile. Borja è un simbolo ma è in fase calante. E già guadagna più di tutti. Spero che il Sindaco faccia chiarezza a tempo di record. Di tutto abbiamo bisogno meno di un tradimento. Penso che alla fine Borja all'Inter si farà e ci sarà un Tutti contro tutti perché Borja attaccherà la Fiorentina e la Fiorentina Borja e i tifosi non capiranno più nulla.

Fabio Pesce – Che squadra sta nascendo? Si potrà continuare ad amare uno sport dove non ci sono più bandiere? E’ bello uno sport dove vince sempre lo stesso?

Sta nascendo una Fiorentina che lotterà per il quinto-sesto posto. Giovane, intrigante. Legata probabilmente all’esplosione o meno di Saponara, alla crescita di Chiesa, all’inserimento di Vitor Hugo, al rilancio di un talento come Sportiello. Per questo obiettivo sono ottimista. Ma certo non sarà una Fiorentina da Champions. Almeno sulla carta. Corvino sta lavorando con buone idee. Le bandiere non esistono più. Resta il colore della maglia e il senso di appartenenza a una squadra. Quello nessuno potrà cambiarlo. E penso che la Juve vincerà anche il settimo scudetto. Poi, arriveranno le milanesi-cinesi.

Davide Panzarasa – Hagi può essere il crac del prossimo campionato?

No. E’ presto. Ma se cresce fisicamente tra un paio di anni potrebbe diventare una stella della Fiorentina. Ha numeri incredibili. Superiori a Chiesa, tanto per capirci.

Schicchi – Per Gonzalo ci sono richiesta da Olimpiakos e Cagliari che non sono pretendenti di valore superiore alla Fiorentina. Dietro il mancato rinnovo c’è qualcosa di diverso da aspetti economici?

No. Corvino ha offerto quasi un milione e Gonzalo voleva trecento mila euro in più. Ora firmerà per meno di quello che gli aveva proposto la Fiorentina. Il tempo passa per tutti. E Corvino era stato fin troppo generoso. Gonzalo si è fatto consigliare male. E spero lo stesso non succede a Bernardeschi e a Kalinic. Che, a proposito, non è detto che lasci la Fiorentina. Se nessuno offre 30 milioni il croato resta in maglia viola. Per la gioia di Pioli e della società.

Luca Calamai - twitter @calamailuca