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La chiacchierata

A tu per tu con Bucciantini: “Italiano, valore fortissimo. Castro può esplodere”

A tu per tu con Bucciantini: “Italiano, valore fortissimo. Castro può esplodere”

Lunga chiacchierata con Marco Bucciantini. Tanti i temi trattati, dal mercato ai rimpianti alle sorprese della stagione viola e non

Saverio Pestuggia

Marco Bucciantini non è solo un opinionista fra i più brillanti e quotati a livello nazionale, ma è risaputo essere un tifoso della Fiorentina. I suoi giudizi sono sempre puntuali e precisi ed è con vivo piacere che ci siamo confrontati sul momento della Fiorentina cominciando dall'immancabile voto al mercato. Il mio è 7 e il tuo Marco?

Al mercato della Fiorentina do 7 anche io: Odriozola migliora la linea difensiva, la rende più adatta alle idee di Italiano e aumenta le possibilità del gioco. Pezzella poteva faticare in una difesa molto alta, Quarta e Igor possono metterci una naturale aggressività sull'uomo, ma devono pulire il gioco in uscita e migliorare sul colpo d'occhio d'insieme quando difendono attacchi in cui la palla si sposta velocemente. Nastasic può essere utile nell'idea del tecnico di far portare la palla ai centrali fin sul limite estremo del pressing avversario".

Questo per la difesa e il resto come lo vedi?

Torreira migliora il centrocampo, permettendo manovre più fluide, rapide, verticali, e aiutando un possesso del campo e della palla più rischiosi. Gonzalez migliora l'attacco, perché sa accelerare, sa contrattaccare, sa addensare l'area, "sente" gli spazi e per indole combatte e contrasta anche l'azione avversaria. Italiano, l'acquisto più importante, migliora tutti, include, piega, appassiona, offre conoscenze e lavoro per creare mentalità e identità. Migliora i calciatori e il rapporto fra questa squadra, questa società e la tifoseria. Un valore fortissimo.

Ma poi c'è anche qualche rimpianto. Io ne ho uno, avrei voluto un altro esterno...

Vero, poteva arrivare un altro esterno (Berardi avrebbe aumentato di molti punti le aspettative sulla Fiorentina), poteva esserci una mezz'ala più adatta al lavoro voluminoso e a tutto campo, poteva esserci un centravanti in panchina che ci evitasse di svenire al primo starnuto di Vlahovic. Certo. Ma la squadra è stata migliorata, e in un mercato come questo, in una situazione così difficile, lo sforzo sorpassa il rimpianto. E poi è giusto che una società cerchi di capire ruolo e possibilità di Sottil e Kokorin. In questo momento storico bisogna produrre calcio, non solo comprarlo. Chi ci riesce accumula un vantaggio competitivo enorme. Un giorno Picasso disse: se manca il blu useremo il rosso. A volte serve una visione artistica per risolvere i problemi. Lavoro e creazione.

Fatta questa analisi dettagliata, adesso ti tocca sbilanciarti. Quale piazzamento vedi per la nostra Fiorentina?

Siamo iscritti e forse favoriti nella mini corsa fra l'ottavo e il decimo posto. Con Sassuolo e Torino e magari qualche sorpresa. Ma il vero obiettivo è giocare bene, avere una vocazione, una missione, una nostra identità. Se arriviamo a possedere queste qualità collettive (anche ambientali) migliorare poi sarà più semplice, capire le lacune sarà più chiaro, aggiungere sarà più facile. E la classifica verrà da sé: a me piacerebbe avvicinare i 60 punti, una soglia di dignità per la storia viola.

Mi pare di capire che potrebbe esserci un esempio da seguire...

In questi ultimi tre anni, dietro alle sette che hanno colonizzato i posti in Europa, si è messo il Sassuolo, che è migliorato 10 punti l'anno insistendo su una tenace idea di calcio, difendendo il tecnico scelto all'inizio del progetto e un gruppo giovane e di talento che pareva discontinuo e irrisolto, ma ha trovato in questa idea di calcio e di impresa un recinto per proteggersi e un pascolo per crescere. Firenze ha una cultura calcistica che può sveltire la risalita e darle forza, fragore, destino.

Marco, adesso vorrei uno sguardo alla Serie A. Quale squadra potrebbe essere la sorpresa del campionato?

La sorpresa del campionato spero sia l'Empoli perché ci sanno fare, hanno vinto lo scudetto primavera, sono tornati in serie A al solito proponendo calcio e offrendo agli appassionati un altro tecnico particolare e visionario, anche se adesso Dionisi è a Reggio Emilia (ma che piacere vedere il professor Andreazzoli avere un'altra possibilità).

Torniamo invece in casa Fiorentina. Chi si avvantaggerà del calcio di Italiano?

Fra i nostri, il calcio di Italiano copre tutti di protagonismo, diffonde la necessità di contribuire all'arrembaggio, ai tiri in porta, ai gol. I terzini sono adatti e possono divertirsi (mi farebbe molto piacere per Biraghi, vittima di discorsi ingiusti, troppo negativi). Sarà una grande occasione per Sottil e Kokorin, avranno molti minuti, anche "comodi", a campo aperto. Sono convinto che sul russo (oltre che come vice Vlahovic) si farà un tentativo alla Gyasi - che da punta pura. ha giocato un bel campionato da guastatore su tutto il fronte.

Sì, ma adesso fuori un nome...

Credo che se Castrovilli migliora atleticamente, aerobicamente, se assimila un lavoro di resistenza, può segnare tantissimo. Bonaventura è congeniale in modo naturale al gioco di Italiano (e sa capire il gioco e gli spazi come pochi): si divertirà. Castrovilli può disorientarsi, sfiatarsi, deprimersi per un compito "grosso" o può esplodere, arrivare vicino alla doppia cifra: tocca a lui, scoperte le potenzialità ne capiremo la dimensione: nel gioco della Fiorentina ci sono molti spazi da prendere e molti palloni da mettere in porta.

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