C’è il Palermo, c’è il quarto posto ad un passo, c’è una stagione da coronare con una bella vittoria e con un bell’applauso che domenica arriverà sicuramente dallo stadio Artemio Franchi. E poi c’è un calciatore, Emiliano Viviano, che la scorsa estate dopo una lunga telenovela ha coronato il suo sogno: quello di giocare nella squadra della sua città, nella squadra per cui tifava da sempre. Domenica giocherà contro quella formazione che comunque tra pochi giorni deciderà il suo futuro: troppi i 7,5 milioni di euro chiesti dalla società rosanero per il riscatto, la cifra sarà sicuramente inferiore (magari con l’inserimento di qualche calciatore nella trattativa, Ilicic?) ma da quello che trapela all’interno dell’entourage del giocatore, il portiere sembra ormai sicuro del fatto di rimanere a Firenze.
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Viviano accetta la sfida
Il portiere rimarrà a Firenze ma dovrà giocarsi il posto (COMM.)
Nessuna voglia di cambiare aria (nonostante le polemiche dei mesi passati), nessuna voglia di rispondere alle sirene dei club italiani e non, nessuna voglia della Fiorentina di rispedirlo al mittente. Fiorentina e Palermo stanno già parlando del futuro del portiere e anche domenica, dopo la partita, torneranno sull’argomento. Soprattutto se, come probabile, Miccoli e compagni retrocederanno in Serie B il ds Perinetti sarà obbligato a smantellare la squadra e lo ‘sconto’ alla Fiorentina per Viviano sarà garantito. Ma la società viola affiancherà comunque il portiere di Fiesole con un altro numero uno, in una stagione che vedrà i viola dover lottare su tre fronti. E non sarà una riserva, un numero dodici: nella testa di Montella c’è infatti la volontà di avere in rosa due portieri titolari, che possano giocarsi il posto domenica dopo domenica, che possano essere sullo stesso livello. Poi giocherà il migliore e, magari, ci sarà un numero uno per il campionato e un numero uno per l’Europa League.
Discorsi prematuri al momento, ma con l’addio di Neto ormai sicuro Pradè e Macia cercheranno un estremo difensore che dia certezze, magari in arrivo proprio o dall’Inghilterra o dalla Spagna, i due campionati che i dirigenti viola conoscono in modo perfetto. Intanto c’è già un bel punto di partenza: Viviano ha accettato la sfida e non avrà certamente timore nel mettersi in gioco, nel giocarsi una maglia da titolare con chi arriverà nei prossimi mesi. Troppa è la voglia di regalare e di regalarsi una stagione ad alti livelli, allontanando le critiche, difendendo i pali della propria squadra del cuore anche in giro per l’Europa. Magari sognando, un giorno, di vincere da protagonista quello scudetto che è nel cuore e nella testa di ogni tifoso: dal più grande al più piccolo.
La Nazione
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