calciomercato

Viola, i veri colpi sono una panchina forte e la duttilità tattica

L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica: un mercato non spettacolare ma…

Redazione VN

Una cosa va detta: l’ultimo mercato non ha cambiato molto il volto della Fiorentina, ma ne ha cambiato la sostanza, perché la panchina ha fatto un clamoroso salto in avanti, e questo è l’obiettivo minimo per una squadra che vuole farsi valere sia in campionato che in Europa. Basterebbero nomi come Babacar e Bernardeschi per capire cosa significhi questo salto. Dal punto di vista emozionale, diciamolo, se si fosse trattato di acquisti, l’entusiasmo sarebbe stato più evidente, dato che parliamo dei migliori attaccanti della B.

Ma l’orgoglio di aver finalmente cresciuto in casa possibili grandi talenti c’è e conta parecchio. Poi ci sono Kurtic, Badelj, Marin e Basanta. Giocatori di esperienza e, a parte l’argentino, con margini di crescita. Inutile ripetere che la conferma di Cuadrado è stato un bel colpo. Purtroppo la buona notizia ha coinciso con l’ennesima brutta novità sul destino di Rossi. Pepito è il vero fuoriclasse di questa Fiorentina. Il giocatore che può alzare sul serio l’asticella degli obiettivi di una squadra che comunque vuole provare a lottare per il terzo posto. Cosa non semplice, ma l’idea è quella, anche se la formazione titolare (a parte Richards) è praticamente la stessa della scorsa stagione, con un Gomez che riappare e un Pizarro con un anno in più.

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara su Repubblica in edicola!