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Una squadra alla spagnola

Possesso palla e spettacolo: le idee di Montella

Redazione VN

Di questo passo, e di fronte a questi nomi, i tifosi viola sognano di andare allo stadio per una vera e propria corrida piuttosto che per una semplice partita. In principio furono Borja Valero e Gonzalo Rodriguez a importare a Firenze il calcio spagnolo, poi c’hanno pensato Pradè e Macia ad allargare la colonia ispanica con il colpo Giuseppe Rossi messo a segno in apertura di finestra invernale. Tre giocatori dal Villarreal per consegnare a Montella le giuste pedine da utilizzare nel tiqui-taca viola, e così è stato. Non è un caso del resto se proprio in Spagna, in questa stagione, la Fiorentina è stata la squadra più seguita e il gioco di Montella il più apprezzato, tanto che adesso «l’operazione Spagna» prosegue senza sosta. Con Joaquin Sanchez Rodriguez, esterno offensivo arrivato dal Malaga dopo un passato speso tra Betis Siviglia e Valencia, e con il portiere Gustavo Adolfo Munua Vera, prelevato dal Levante dopo una lunga esperienza in Liga tra i pali anche di Deportivo La Coruña e Malaga.

E se dai vari intrecci di mercato che vedono Jovetic protagonista la Fiorentina dovesse realmente raccogliere una cifra importante ecco che spunta un’altra idea spagnola, per di più legata a un giocatore del calibro di David Villa. L’indiscrezione arrivata direttamente dalla Spagna non ha fatto altro che accendere ancora di più le fantasie dei tifosi che, non a caso, stanno disintegrando giorno dopo giorno tutti i record in ambito di abbonamenti dell’era Della Valle.

Campione del Mondo e d’Europa con la maglia della nazionale spagnola Villa, al pari di Rossi, è reduce da un brutto infortunio al ginocchio e già a gennaio i viola avevano tentato un timido approccio nei suoi confronti e con lo stesso Barcellona. A differenza di Pepito, però, Villa è già rientrato e attualmente è impegnato in Brasile per la Confederation Cup proprio con le «Furie Rosse». Di questo passo, tra spagnoli già arrivati e obiettivi dal mercato iberico, i tifosi viola si ritroveranno a simpatizzare più per il ct spagnolo Del Bosque che non per l’ex allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, ct azzurro.

La Nazione