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Tatarusanu, il vice Neto arriva sulle orme di Lobont

Non è ospitale chiamarla legione straniera, ma a Firenze arrivano turisti e portieri di calcio da tutto il mondo. Nientemeno che dall’Uruguay era arrivato Gustavo Adolfo Munua Vera. Ha fatto una …

Redazione VN

Non è ospitale chiamarla legione straniera, ma a Firenze arrivano turisti e portieri di calcio da tutto il mondo. Nientemeno che dall’Uruguay era arrivato Gustavo Adolfo Munua Vera. Ha fatto una sola partita, se ricordiamo bene, ed è tornato a Montevideo. Ora ne arriva un altro, è di Bucarest o giù di lì, si chiama Ciprian Tatarusanu, detto fatalmente «Tata». Ottime referenze e non dubitiamo che Neto ne abbia preso atto.

Qui vorremmo ricordare in corsa i portieri stranieri del passato viola, non in ordine cronologico, ma così come vengono. Cominciamo dall’argentino Cejas, piaceva molto ai tifosi, fece cinquanta partite e ora è a casa. Poi Sebastien Frey di Thonon-les-Baines. Arrivò dal Parma e a scanso di equivoci disse: sono buddista. A 17 anni era già tra i pali. Un nome lontano? Alexander Manninger, nato a Salisburgo e tornato inditro dopo l’avventura italiana. Una ventina di partite in viola, poi su al nord. Ora è arrivato un romeno: ce n’era già stato un altro, Bogdan Lobont, dall’Ajax.

Giampiero Masieri - La Nazione