La Fiorentina vuole Benjamin Stambouli e Benjamin Stambouli vuole la Fiorentina, riporta l'edizione odierna di Stadio. Il giocatore, di fatto fuori squadra fino a fine mercato (non è stato convocato nemmeno per la partita contro il Nantes del 30 agosto), non ha cambiato idea. Vuole un’esperienza estera e non si è lasciato affascinare nemmeno dall’idea di giocare al Parco dei Principi (Psg). Vuole la Fiorentina e farà di tutto per riuscire a coronare il suo sogno. E’ pronto anche a rinunciare al lauto ingaggio che gli hanno prospettato i gallesi pur di arrivare in Italia. I viola, dal canto loro, aspettano l’ok da parte di Andrea Della Valle. Si tratta infatti di un’operazione a prescindere dalla cessione di Juan Cuadrado. Se dovesse invece partire l’esterno tutto trecce e fantasia si punterebbe dritto anche su Fernando dello Shakhtar.
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Stambouli ha deciso: vuole Firenze. Ma attenzione al tira e molla
Niente Marsiglia né Swansea nonostante le offerte di ingaggio più alte. E con Nicollin ci vorrà calma e sangue freddo
Per Repubblica, il centrocampista brasiliano sarebbe stato scavalcato nelle gerarchie viola proprio da Stambouli per la maggiore versatilità tattica del francese. In più per Fernando lo Shakhtar spara alto: circa 12-13 milioni per acquistarlo a titolo definitivo, oppure due per il prestito più una decina per il riscatto. Si parla anche di un paio di complicazioni per Stambouli: la prima si chiama Louis Nicollin, il vulcanico presidente del Montpellier che spinge il giocatore verso Marsiglia. Una dichiarazione che ha sorpreso fino ad un certo punto Pradè, Macia, e l’agente del giocatore. Tutti conoscono il numero uno del Montpellier, e sanno che per arrivare a un accordo con lui servono calma e sangue freddo. L’altra questione, invece, riguarda il calciatore. Dopo aver fatto intendere di preferire la Fiorentina a qualsiasi altra destinazione, Stambouli ieri ha mostrato qualche tentennamento. Questioni economiche (lo Swansea e il Marsiglia gli offrono un ingaggio più alto rispetto ai viola) ma non solo. La sensazione è che lui stesso si stia stancando dei tira e molla, e prema per risolvere il caso il prima possibile. Da viale Fanti, comunque, filtra un cauto ottimismo. La frenata c’è, ma forse non così preoccupante.
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