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Sono due gli ultimi tasselli per il puzzle viola

Pradè lavora anche sulle uscite

Redazione VN

La rivoluzione d’agosto ha portato la Fiorentina ad essere praticamente completa.... Manca l’ultimo passo. Mettere al fianco di Jo-Jo un attaccante degno di questo nome. Perché è vero che Ljajic sta stupendo per impegno e determinazione ma il serbo (con El Hamdaoui) non può bastare. La Fiorentina lo sa, e lavora per risolvere il problema. Con due strade possibili. Prendere un giocatore mobile, bravo a giostrare anche sugli esterni o andare sul classico, cercando il tipico centravanti da area di rigore. Nel primo caso il favorito sarebbe il Papu Gomez.

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Il problema è il Catania, che continua a sparare troppo alto. Le parti si risentiranno nei prossimi giorni, cercando un punto d’incontro. Altrimenti largo a Ryan Babel o al nome a sorpresa. Se invece (ipotesi in rialzo nelle ultime ore) si decidesse di affidarsi ad una prima punta vera tornerebbe di moda il nome di Marco Borriello. A quel punto Jovetic agirebbe alle sue spalle, perché il modulo di partenza sarà il 3-5-2. Quasi impossibile invece arrivare a Fabio Quagliarella, anche se un ultimo tentativo verrà fatto.

Nel frattempo si lavorerà parecchio sulle uscite. Su Vargas prosegue il pressing del Genoa, che pensa pure Cerci. L’ex Roma aspetta però il rilancio del Torino. Per Felipe invece sono ripresi i contatti col Parma. E poi l’esterno sinistro. Perché per rendere davvero omogenea la rosa manca sempre un’alternativa a Pasqual. Pradè ne è consapevole, ma sarà l’ultima operazione sulla quale porrà l’attenzione.

Matteo Magrini - La Repubblica