Ha raccontato in un libro, Il mercato viola (edizioni Scramasax), “affari e bidoni” della Fiorentina. La storia scritta dal giornalista de La Nazione Riccardo Galli rievoca i sogni di ogni tifoso.
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Riccardo Galli a VN: “Non arrivasse Lisandro Lopez sarebbe un passo indietro”
Un esterno come Ocampos e un attaccante se parte Rossi. E su Della Valle…
Riccardo, chi sarà il primo acquisto viola del mercato di gennaio?
“Non ho nomi nuovi perché io credo che l’unico che si possa accostare ora alla Fiorentina sia Lisandro Lopez. Perché di questo giocatore se ne è parlato così tanto e la società si è così tanto scoperta su questo giocatore dall’estate in poi che se non dovesse arrivare sarebbe un passo indietro. Il giorno del suo arrivo diremo che la Fiorentina ha fatto l’acquisto che voleva”.
In che ruoli interverrà la società viola?
“Oltre al difensore, un esterno destro di fascia alternativo a Blaszczykowski perché tra l’altro Sousa forse non vuole sacrificare sull’esterno Bernardeschi. Un esterno bravo a fornire palloni e anche a dare una mano in copertura. Credo alla soluzione Ocampos perché è un esterno puro che ricorda Salah. Può inoltre arrivare in prestito e quindi non ti costringe ad andare a comprarlo. Un terzo arrivo è legato a Giuseppe Rossi. Se dovesse andare via, la Fiorentina prenderà uno con le sue caratteristiche, un trequartista molto avanzato dai piedi buoni”.
Quali movimenti prevedi in uscita?
“Quello di Rossi è un affare complicato, fattibile al 65%. Nonostante la buona prova di ieri potrebbe andare via. Adesso lo puoi trattare, può essere un affare per tutti. Potrebbe inoltre esserci qualche sorpresa, nell’ultima settimana. Tre nomi: Pasqual, che nella girandola dei rinnovi sembra indietro, non mi sembra un giocatore con la certezza di rimanere e ha un buon mercato. Mati Fernandez e Babacar se ci sono offerte importanti. Oltre a Suarez che ha la percentuale più alta di lasciare la Fiorentina ma ormai dopo il Milan perché adesso siamo senza Badelj. Credo che la società voglia cedere Suarez in prestito per rilanciarlo”.
Un giudizio sui Della Valle?
“Positivo perché in questa estate molto difficile con tanti casi da Milinkovic Savic a Salah hanno saputo costruire una squadra che è lassù e fino a ieri poteva conquistare il titolo d’inverno. A dimostrazione di un programma societario molto positivo che il campo sta ribadendo”.
In rapporto a quanto speso, il più grande flop nella storia del mercato viola?
“Purtroppo Socrates per il quale la Fiorentina spese un pacco di soldi che oggi varrebbero grandissimi giocatori. Deluse senza integrarsi nel gruppo e non rispose all’investimento fatto. Per quegli anni aveva un’intelligenza tattica unica con colpi da brasiliano però mai visti. Nel recente, su Gomez la Fiorentina è stata sfortunata perché il suo arrivo ha coinciso con una non buona preparazione fisica. Adesso segna. Mi piacerebbe che un giorno Gomez tornasse a Firenze così rivedremmo il giocatore che pensavamo. Gomez è ancora un centravanti di razza”.
E il più grande investimento?
“A livello economico Felipe Melo per quanto fu pagato e poi rivenduto alla Juventus per 25 milioni di euro, qualcosa di straordinario. Adesso direi Kalinic e Gonzalo Rodriguez”.
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