Con le casse viola che boccheggiano la parola d’ordine del mercato della Fiorentina sembra essere più che mai “occasione”. Occasione a tutti i costi verrebbe da dire, perché col budget risicato che al momento è stato concesso a Daniele Pradè difficilmente il ds potrà permettersi colpi che non siano finemente calcolati.
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Parola d’ordine: “occasione” a tutti i costi
Come si sta cercando di risparmiare e portare comunque talenti a Firenze
Fortunatamente la Fiorentina ha un’arma segreta, ovvero Eduardo Macia, uomo che conosce il calcio e i suoi interpreti come pochi. Un vero e proprio computer pieno di informazioni su talenti e promesse di tutto il mondo (si dice che dopo pochissimo tempo che era in Italia già fosse informato sui migliori giocatori delle squadre minori del campionato Allievi italiano). L’idea guida è che un talento possa essere scovato ovunque (basti pensare che Nastasic aveva giocato l'ultimo anno nella Serie B serba), e più si conosce più è facile trovare qualche giocatore che possa gravare poco sulle casse della Fiorentina, sfruttando magari la sua situazione contrattuale, i contrasti con la società di appartenenza o semplicemente la scarsa considerazione delle sue qualità da parte degli altri protagonisti del mercato.
Non è un caso infatti che la maggior parte dei giocatori cercati dalla Fiorentina in queste prime settimane di mercato abbiano il contratto in scadenza nel 2013, ovvero fra un anno. Un modo per mettere alle corde la controparte, o vende a saldo o rischia di perdere il giocatore gratis. Rientrano in questa categoria ad esempio Leto, Marcelinho, Elm e Ralf solo per citare i più caldi, ma anche Rolando Bianchi, Maxi Lopez e Pablo Barrientos. Facundo Roncaglia, probabilmente il giocatore più vicino a vestire la maglia viola, è addirittura in scadenza al 30 Giugno 2012, ovvero gratis.
Ci sono poi i giocatori scartati dalle altre società, come Viviano e Kucka, che sono anche coinvolti nella “settimana delle comproprietà”. Nessuno li vuole con convinzione, ed ecco quindi che potrebbero ritornare sul mercato dopo il riscatto. Stessa cosa potrebbe fare la Juventus con Pazienza, che rientra dall’Udinese, o il Napoli con Cigarini, di ritorno dall’Atalanta. Tre anni fa l’ex regista dell’Under-21 fu pagato 11 milioni, oggi i partenopei ne chiedono 6 (e probabilmente ne otterranno ancora meno). Senza parlare poi dei cosiddetti big, come Borriello, Matri, Pazzini… giocatori che alle loro squadre hanno perso il posto da titolare e che se rilanciati possono anche fruttare un bel gruzzolo di gol. Sempre in saldo, si intende.
Insomma, la morale è che i giocatori sono milioni, a Macia il compito di scovare quelli all’altezza della Fiorentina che valgono più di quanto costano. A Pradè l’onere di portarli a Firenze, anche se con la pazienza che ha già richiesto. D’altronde il tempo in questi casi aiuto l’affare.
FRANCESCO CIANFANELLI
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