I meno giovani fra i nostri lettori forse ricorderanno questo carosello dei primi anni 70 con protagonisti Titti e il gatto Silvestro, con il primo che, per sfuggire al secondo, alla fine dei giochi si metteva su una scatola di pelati di una marca allora in voga e Silvestro che diceva lo slogan "Oh no, su De Rica non si può".
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Oh no, su Vecino non si può
La Fiorentina potrebbe perdere per la clausola rescissoria anche Matias Vecino e non sarebbe certo una bella cosa.
Non so perché ma quando ieri sera ho sentito Di Marzio riferire che l'Inter aveva posato gli occhi su Matias Vecino, mi è tornato in mente quello slogan con il nome dell'uruguagio al posto della scatola di pelati e con Corvino, che di Titti non ha certo la stazza e le sembianze, che difendeva la Fiorentina e il centrocampista dall'assalto di SilvestroSpalletti.
Non so voi, ma io comincio ad essere seriamente preoccupato. Perderemo Tatarusanu, ma di quello me ne faccio una ragione, abbiamo lasciato partire Gonzalo, non abbiamo più Borja e forse adesso anche Vecino. I prossimi partenti saranno Bernardeschi e Kalinic. Insomma la spina dorsale della Fiorentina di Sousa e Montella è stata praticamente spolpata. A scanso di equivoci nelle mie parole non c'è polemica, ma solo preoccupazione per la Fiorentina che sta nascendo con Stefano Pioli.
Per ricostruire una squadra in maniera degna ci vogliono soldi, tempo, bravura e anche fortuna e non sempre tutte le ciambelle riescono col buco. Io aspetto ancora ma con meno fiducia, sperando poi che dalla Russia non arrivi una Matrioska carica di milioni che ci inglobi pure Chiesa....
Prima di salutarvi, in questa mattina in cui sono in vena di ricordi vi propongo il finale di una canzone di Giorgio Gaber dal titolo "Quello che perde i pezzi" che ben si addice alla Fiorentina attuale. Il protagonista dopo essere stato smontato pezzo su pezzo da Gaber chiude così....
Con quel poco che c’ho ancora me la cavo
non mi muovo ma ragiono molto bene
ora c’ho praticamente un gran testone
e un testicolo per la riproduzione.
Ahi!
[parlato]: Va be’, vorrà dire che non farò sport.
Ahi!
[parlato]: Però mi vengono bene le parole crociate
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