Sulle pagine de' La Repubblica si parla inevitabilmente del caso Neto. Il giocatore, accompagnato dal procuratore e dal padre, darà la risposta (definitiva) alla società viola - rappresentata da Daniele Pradè - sul suo futuro. Rinnovo o rottura? I segnali sono molto negativi, al pari dei messaggi fatti trapelare dall’entourage del giocatore in queste settimane. Non c’è intenzione di firmare il prolungamento, nonostante dalla società fosse arrivata una proposta molto importante. Quattro anni di contratto, con ingaggio da 1,5 milioni a stagione più bonus. Mai dire mai, certo, ma sembra difficile (anche se verrà fatto un ultimo tentativo) riuscire oggi laddove non si è riusciti in mesi di trattative. Una questione economica, ma non solo. Anzi. Ascoltando il punto di vista di chi assiste Neto si intuisce che alla base della decisione ci sia soprattutto la voglia di misurarsi per traguardi più ambiziosi. Per questo sono da tenere d'occhio le piste che portano a Juventus e Roma. Davanti al “no” definitivo di Neto al prolungamento, come si comporterà la Fiorentina? La dirigenza vorrebbe cederlo. Per evitare di perderlo a zero, e per “eliminare” un problema che rischia di minare la serenità del gruppo. E Montella? Lui vorrebbe continuare a scegliere soltanto in base alle prestazioni. C’è, però, l’altra faccia della medaglia. Neto sarebbe disposto ad andarsene subito? Difficile, ma forse non impossibile.
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Neto, il giorno della verità
L’altalena di sensazioni sull’esito del rinnovo, Tatarusanu e la possibile (e complicata) cessione del brasiliano
Per Stadio e Tuttosport la situazione relativa al rinnovo del portiere viola è ancora molto in dubbio. Tutto è ancora in bilico. L’impressione è che si stia navigando in un mare di «mezze verità». Una situazione insostenibile che oggi sarà affrontata senza se e senza ma. Resta alta la quota dei pessimisti però nessuno alza bandiera bianca. Se Neto ha deciso, a qualsiasi condizione, di trovare un club più forte allora lo spieghi alla gente. Se invece esistono ancora margini di trattativa la Fiorentina è pronta a ridiscutere della sua stessa proposta economica. Ma mettendo subito le carte sul tavolo. Se resterà aperta almeno una porta lunedì mattina Andrea Della Valle, che arriverà a Firenze con il presidente esecutivo Mario Cognigni, parlerà con il ragazzo per mettere nero su bianco in ogni dettaglio, altrimenti sarà lo stesso patron viola a mettere la parola fine a una storia che ha avvelenato il clima fiorentino. Oggi la verità e lunedì la tumulazione, in un senso o in un altro, del caso Neto. In caso di rottura da parte della società viola c’è una gran voglia di dare spazio a Tatarusanu, però Montella sa anche che certi meccanismi, specialmente difensivi, non sono facilmente ricostruibili. Ci sono poi anche altri due elementi da tener presenti: l’atteggiamento dei tifosi viola e la condizione psicologica dello stesso Neto. E non si tratta di dettagli, almeno nella testa di Montella, che avrà l'ultima parola sulla decisione tecnica.
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