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Neto, i colleghi: “Buon portiere ma…”

I pareri di Pagliuca, Galli, Mareggini, Albertosi e Superchi

Redazione VN

Sì, no, forse. Intorno a Neto i pareri vanno in tante direzioni. C’è chi pensa che sia inadeguato per questa Fiorentina, chi gli darebbe fiducia, chi ha qualche perplessità però visto che in giro non c’è molto di meglio allora tanto vale provare con lui. (...)

Per poi tornare a Neto, il tormentone dell’estate: giusto farlo giocare, oppure per una Fiorentina così ambiziosa ci vuole un altro portiere? «Io ho dei dubbi su Neto — dice Gianluca Pagliuca — . È un buon portiere ma secondo me è un rischio puntare su di lui. Sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista delle pressioni che dovrà sopportare. Hanno costruito una squadra fantastica, ma il portiere è importantissimo. C’è sul mercato un calciatore come Julio Cesar e se fossi in Pradè e Macia cercherei di prenderlo a tutti i costi. Sorrentino? Non è da Fiorentina. Agazzi meglio. Il brasiliano però tra i nomi che leggo è il numero uno assoluto. Sarebbe un peccato cadere proprio su questo. Non vorrei correre troppo, ma con un portiere come Julio i viola sarebbero davvero tantissima roba, completi in ogni reparto».

Per Giovanni Galli, invece, è giusto dargli fiducia. In fondo Neto è un patrimonio della società ed è giusto valorizzarlo. Magari dimenticandosi gli errori della passata stagione. «Se l’anno scorso non avesse giocato oggi avrebbe più credito. Ha fatto cose buone e qualche errore, come è normale a quell’età. Ma se non gioca non può crescere — spiega — . Ho letto che Montella ha dei dubbi sulla sua tenuta psicologica, ma questo è un problema che a Firenze avrebbe qualunque portiere. Perché se arriva Agazzi non è la stessa cosa? Forse solo Julio Cesar ti può garantire qualcosa in più, però tutti mi hanno parlato bene di Neto e io dico che se devo rischiare, allora rischio con un portiere mio. E poi — continua Galli — questo è l’anno del Mondiale, che oltretutto si gioca in Brasile e per Neto può essere uno stimolo in più. Se gioca titolare nella Fiorentina e fa bene magari riesce a entrare tra i convocati».

Ha qualche perplessità Gianmatteo Mareggini, che però non boccia del tutto il portiere brasiliano: «Se è quello che abbiamo visto l’anno scorso secondo me gli manca ancora qualcosa, e forse Munua non è stato preso a caso. E l’età, nonostante i suoi trentacinque anni, non è un problema. Io i miei campionati migliori li ho fatti dopo i trenta. Comunque, al di là di questo, ho letto che Neto si sente pronto per affrontare la sfida Fiorentina e questo è un aspetto positivo. Agazzi? Ha più esperienza e può essere una soluzione di prospettiva. A me piace».

Un altro ex, Albertosi. Anche lui è un po’ scettico sulla soluzione Neto: «L’anno scorso ha giocato poche partite e ha fatto un po’ bene e un po’ male. Dargli la maglia di titolare è una scommessa rischiosa. La Fiorentina ha fatto una squadra eccezionale, e per affrontare campionato e coppe europee ha bisogno di un portiere all’altezza, che dia sicurezza. E non so se Neto può dare questa sicurezza alla squadra».

Più positivo il giudizio di Franco Superchi. Anche per lui Neto merita un’occasione da titolare: «Io dico che l’esperienza dello scorso anno gli ha fatto bene. Mi è sembrato un ragazzo reattivo, con delle buone qualità. Certo, qualche errore lo ha fatto, ma credo soprattutto per colpa dell’inesperienza. Bisogna dargli fiducia, crederci, altrimenti non diventerà mai un portiere vero. Posso raccontare una cosa: quando abbiamo vinto lo scudetto nel 1968-’69 io partivo titolare per la prima volta dopo essere stato la riserva di Albertosi... La Fiorentina mi ha dato fiducia e le cose sono andate bene. Certe volte nel calcio bisogna avere coraggio. Julio Cesar? Ultimamente non ha fatto benissimo, mi pare che sia nella fase calante della sua carriera. Se la Fiorentina prende Neuer o Buffon mi arrendo, ma altrimenti se deve arrivare uno come Agazzi oppure Sorrentino è giusto puntare su Neto».

la Repubblica