Una Fiorentina 2.0. Allenamenti sempre più tecnologici (e specializzati), dati analizzati al computer, monitor per spiegare le esercitazioni, un archivio con tutti i test, schede personalizzate, monitoraggio con il gps. E riunioni continue per verificare i dati e confrontare le idee. Vincenzo Montella è un teorico del lavoro di gruppo. (...)
calciomercato
Muscoli, fatica, tecnologia: la preparazione è scienza
L’analisi di Repubblica sullo staff di Montella
Alejandro Rosalen Lopez è il nuovo preparatore dei portieri. Spagnolo, trentasei anni, otto stagioni nel settore giovanile del Valencia l’anno scorso ha lavorato in Ungheria, al Videoton. Poi Macia lo ha portato a Firenze per prendere il posto di Nuciari. Allena con i guanti e fa lavorare moltissimo i suoi portieri con i piedi. Nelle logiche di Montella la costruzione del gioco parte da dietro, dal portiere appunto. Ritmi martellanti, reattività, tantissimi esercizi con il pallone, sul campo i portieri sono quelli che lavorano più di tutti. E sempre da soli, mai con gli altri, se non durante le partitelle di allenamento, che di solito vengono giocate a fine pomeriggio.
Altra novità di quest’anno è Riccardo Manno, match analyst e vice allenatore della Nazionale di calcio a cinque maschile, ingaggiato per lavorare a gruppi o in maniera individuale sulla tecnica in regime percettivo: controllo orientato, smarcamento senza palla, scelta di tempo negli spazi stretti. Una strategia di lavoro per aumentare la capacità di movimento dei giocatori — anche senza pallone — e quindi per aumentare il ritmo di gioco.
Il terzo ingresso è quello di Sergio Busi, che però è solo un collaboratore esterno. Montella lo ha chiamato per introdurre dei movimenti di yoga posturale dopo le partite per il ripristino dell’equilibrio fisico e mentale. (...)
E poi la tecnologia. Tra gli strumenti utilizzati da Montella c’è un grande monitor dove far vedere le animazioni delle esercitazioni prima di andare in campo. Un sistema di lavoro che crea attenzione sull’allenamento, abbatte le barriere linguistiche (con tanti stranieri in squadra è quasi una necessità) e permette di condividere gli obiettivi.Senza dimenticare il gps, attraverso il quale Emanuele Marra (allenatore fisico) è in grado di creare un modello di prestazione individualizzata a seconda delle diverse capacità fisiche di ogni giocatore e anche a seconda dei ruoli che esso ricopre in campo. La distanza percorsa, la velocità media, le accelerazioni e le decelerazioni vengono tutte monitorate con il gps, che permette poi attraverso delle formule matematiche di capire come e quanto lavora- re su quel singolo giocatore, e anche quanta energia ha per la partita. Ma il calcio è anche lavoro con il pallone, e a quello ci pensano Montella, un vero maniaco della tattica, e i suoi collaboratori tecnici. Tra questi va ricordato Gianni Vio, l’esperto delle palle inattive, che teorizza un aumento del trenta per cento di possibilità di fare gol se si sfruttano le palle inattive. Ha lavorato alla Fiorentina anche l’anno scorso e qualche gol in più si è visto.
la Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA