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Mercato lungo e difficile, ma Jovetic…

Jovetic: ecco perché la Fiorentina dovrebbe resistere (COMMENTA)

Redazione VN

“Il mercato della Fiorentina sarà lungo e difficile”. Sono parole del direttore sportivo viola Daniele Pradè che noi sottoscriviamo in pieno. Non possiamo pretendere che un gruppo venga ricostruito in 15 giorni perché le scelte rischierebbero di essere forzate e, probabilmente, non ottimali.

C’è però un eccezione da cui non dovremmo derogare: la gestione del cartellino di Jovetic deve essere risolta prima dell’inizio della stagione effettiva, ovvero del ritiro fissato per il 6 luglio. La presenza del montenegrino vorrebbe dire che la squadra deve essere costruita sul suo talento e, a seguire, su quello di tutti gli altri. Quindi pare difficile proporgli ad esempio un modulo come il 4-3-3 in cui dovrebbe giocare esterno sinistro, ruolo che ha già apertamente rifiutato la scorsa stagione.

In caso di una sua cessione dovrebbero essere già pronti gli eventuali sostituti perché Montella potrebbe iniziare a lavorare con una buona parte degli effettivi, almeno in attacco, reparto in cui gli schemi devono essere “digeriti” meglio perché la ricerca degli spazi, basilare per la riuscita, passa attraverso la velocità dell’esecuzione.

Mi permetto poi un’altra considerazione personale: mi sono già espresso su Violanews su quale sarebbe per il sottoscritto il futuro di Jovetic premettendo che il giocatore è di quelli che non vorrei mai lasciar partire. Non possiamo però pensare di poterlo trattenere in una Fiorentina con queste prospettive.

Il cartellino di JoJo è come un’azione quotata in borsa: se la Fiorentina crede nel suo talento deve per forza tenerselo almeno un altro anno sapendo che la quotazione è destinata a salire, e di molto.

Se però i tecnici viola hanno dei dubbi sul suo rendimento allora è bene che accettino in fretta le offerte che arriveranno per ricostruire la squadra.

Certo che andare a comprare giocatori avendo già ufficializzato la sua cessione non è il massimo per un operatore di mercato. Per questo cercherei di resistere alla tentazione di cederlo almeno un’altra stagione. E se Jovetic dovesse storcere il naso per la sua permanenza a Firenze, cosa di cui dubito, non sarebbe difficile proporgli una sorta di baratto: “fai una grande annata e poi noi ti cediamo al miglior offerente”. Tutto questo però a febbraio-marzo avendo poi tutto il tempo di valutare e acquistare le pedine necessarie alla ricostruzione di una Fiorentina senza Stevan Jovetic.

SAVERIO PESTUGGIA