E’ Adem Ljajic l’altra carta in mano a Ramadani, procuratore di Jovetic, atteso al tavolo delle trattative della Fiorentina, nei prossimi giorni.
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Ljajic, l’ostacolo è l’ingaggio
Segnali incoraggianti, ma dipende dalle pretese economiche (COMMENTA)
Una carta molto importante che comunque in casa viola, dopo i dubbi maturati nelle settimane scorse, si considera assolutamente svincolata da quella che dovrà portare alla cessione di Jo Jo.
Nessun legame, insomma, fra i due affari, alla faccia di chi era pronto a scommettere che Ramadani farà accettare il rinnovo del contratto al suo giovane assistito (Ljajic), solo dopo aver concretizzato (e quindi averci guadagnato) l’addio del montenegrino. Detto questo, il rinnovo di Ljajic rimane un braccio di ferro che la Fiorentina ha intenzione di risolvere in tempi non troppo dilatati e comunque prima dei passi iniziali della nuova stagione (metà luglio).
Ci sono segnali incoraggianti da entrambe le parti, è vero, ma l’ago della bilancia (come al solito) saranno le pretese economiche del giocatore. Ljajic ha un ingaggio di 700 mila euro a stagione ed è ovvio che la Fiorentina pur essendo pronta a un ritocco in positivo, non vuole sentirsi chiedere cifre che l’attaccante non andrebbe comunque a prendere anche trasferendosi in club di fascia superiore.
Come ha avuto modo di sottolineare Della Valle martedì scorso, la società di aspetta da Ljajic «un po’ di riconoscimento», visto l’occasione di riscatto che è stata data all’attaccante dopo la terribile stagione scorsa (quella sfociata nella rissa con Delio Rossi).
Riconoscimento che invece non sembra far parte dello stile di Pizarro che dopo la stagione del suo rilancio, appunto con la maglia della Fiorentina, ha chiesto a Della Valle di essere ceduto a un club di Champions League.
La Nazione
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