Da domani ogni giorno è buono per risolvere il dilemma Ljajic. Le carte, come noto, sono scoperte e sul tavolo, così come le strada da percorrere per tutti i contendenti. La Fiorentina vorrebbe rinnovare il contratto con l’attaccante serbo, riconoscendo un robusto ritocco dell’ingaggio, ma sull’eventuale cifra per lo svincolo è braccio di ferro. La vicenda viene trattata in prima persona dal presidente viola, Mario Cognigni che, al di là delle dichiarazioni di prassi («Non è una priorità il rinnovo di Ljajic») vuole definire al più presto la questione per non arrivare con un caso spinoso in casa: un Montolivo-bis per intendersi. A Ramadani, procuratore del numero 22 viola, sarà sottoposto un contratto fino al 2017 con ingaggio a salire fino a 1,4 milioni (l’attuale è 750mila). Ma, come dicevamo, tutto ruota sullo svincolo. La Fiorentina vorrebbe arrivare a 15, ma non meno di 12 milioni di euro. Cifra per la verità non esosa per un attaccante giovane e di prospettiva. Però Ramadani vorrebbe strappare un ribasso, ma difficilmente Cognigni scenderà sotto la soglia dei 12. Insomma, pare che la soluzione sia vicina e potrebbe essere confermata da Andrea Della Valle nei prossimi giorni. Se così non fosse la cessione sarebbe inevitabile, con il Milan spettatore interessato.
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Ljajic, in settimana l’incontro decisivo
Se non si trova l’accordo sulla clausola cessione inevitabile (COMM.)
La Nazione
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