Il giallo di una lite nello spogliatoio, il ritorno a casa mentre i compagni stavano per scendere in campo, i cori contro della curva Fiesole. Ormai Ljajic è un separato in casa e la tormentata storia tra lui e la Fiorentina sta per giungere al termine con un finale avvelenato. «Sono stufo», aveva detto Montella. Detto, e fatto. Il tecnico (che aveva convocato il serbo per la partita col Catania) alla fine ieri ha deciso di lasciarlo a casa. Una scelta dettata da un atteggiamento sempre più irritantedel ragazzo. Svogliato, distratto, totalmente fuori dal mondo viola. Non solo. Ljajic avrebbe scatenato un litigio nello spogliatoio lanciando una frecciata al neo compagno di squadra Mario Gomez. Ricostruzione smentita dalla società viola. Litigio o non litigio, ieri, Ljajic se n’è tornato a casa, mentre la curva Fiesole lo contestava. «È una decisione tecnica — dice Daniele Pradè — che abbiamo preso tutti insieme. Il ragazzo non è preparato ad avere queste pressioni addosso».
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Ljajic, il giallo del litigio: rispedito a casa e contestato
La ricostruzione de La Repubblica (COMMENTA)
Ora, per risolvere la questione, Ljajic è stato raggiunto in città dall’agente Fali Ramadani e da papà Samir. Come venerdì scorso. Lo scenario però, se possibile, è peggiorato ancora. Le possibilità che adesso Ljajic decida di prolungare il contratto, per intendersi, sono vicine allo zero. Già oggi (e non oltre) le parti si vedranno per sancire un addio ormai quasi certo. Anche Andrea Della Valle pare essersi arreso all’evidenza. Salvo sorprese insomma, in giornata Ljajic ed il suo entourage comunicheranno a Mario Cognigni la decisione di non firmare il nuovo contratto. E poi? La Fiorentina ha sostanzialmente raggiunto un accordo con la Roma sulla base di dieci milioni. L’intesa tra le due società c’è, ma adesso viene il difficile: convincere il calciatore. Adem continua a sognare il Milan. Ha un’intesa (verbale) con Galliani ed intende rispettarla. Pure per questo (forse) Montella lo ha escluso dal match. Per fargli capire che senza firma il campo lo vedrà poco. O nulla. Anche questo viene smentito dalla società che vede sullo sfondo concretizzarsi un altro caso Montolivo. «Ormai siamo all’epilogo», conferma Pradè. Che poi chiarisce le altre strategie del mercato. «Non esiste un problema portiere. Neto è forte e noi andiamo avanti con lui». Poi, su Rebic: «Ci piace e il suo arrivo prescinde da Ljajic». In effetti, l’accordo è fatto: 4,5 milioni al Rnk Spalato e contratto da 600 mila euro per 4 anni al giocatore.
la Repubblica
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