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L’esperto del mercato cinese a VN: “Il Tianjin offrirà i 50 milioni per Kalinic”

Gineprini: “Già trovato l’accordo col giocatore, nessuna offerta per Ilicic. Il prezzo della Fiorentina è…”

Paolo Mugnai

Nicholas Gineprini, autore de “Il sogno cinese. Storia ed economia del calcio in Cina” (Urbone Publishing), dai tuoi contatti hai novità in merito al possibile trasferimento di Kalinic in Cina?

“In base a quanto risulta dai media cinesi, confermo che il Tianjin sta cercando una punta, è aperta questa pista perché ha già trovato l’accordo col giocatore sui 10 milioni di ingaggio e prossimamente ne offrirà 50 alla Fiorentina. Come alternative all’attaccante della Fiorentina ha Defrel e Bacca mentre Diego Costa è una bufala. Lo Shangai ormai è fuori da questa trattativa perché ha già i suoi attaccanti”.

Notizie su interessamenti per Ilicic?

“No, non mi risulta. L’Hangzhou Greentown, di cui si è parlato in Italia, è retrocesso nella serie B cinese dove cambia radicalmente il numero degli stranieri tesserabili. Mentre in A sono 4 stranieri più un asiatico, in B sono tre indipendentemente dalla nazionalità. Inoltre non è nella filosofia dell’Hangzhou Greentown di strapagare un calciatore straniero dato che loro, più che altro, lanciano giovani dall’Academy”.

Gilardino e Diamanti rientrarono dalla Cina anzitempo rispetto ai contratti stipulati. Che cosa non funzionò?

“Per quanto riguarda Gilardino fu lui a non funzionare in campo dato che non era titolare mentre Diamanti più o meno aveva ben reso ma ebbe qualche problema di ambientamento in una Società che poi puntò su giocatori più importanti rispetto a lui”.

Ritieni possibile un interessamento di investitori cinesi verso la Fiorentina, considerando anche la comunità cinese in città e a Prato?

“Sicuramente la Toscana interessa moltissimo ai cinesi anche per il turismo cinese molto presente in tutta la regione. Si può considerare un interesse cinese in vista di un nuovo stadio dato che ultimamente la Cina sta investendo proprio su questi. Ne ha costruito uno in Gabon per la Coppa d’Africa e ne sta costruendo un altro in Qatar in vista del Mondiale del 2022. Gli investimenti sugli stadi servono per sbloccare altre vie diplomatiche e lo stesso potrebbe accadere per la Toscana. Vedo dunque possibile una sponsorizzazione per il nuovo stadio. Del resto anche per il nuovo stadio della Roma si era fatto il nome dell’Evergrande, ma poi non se ne è fatto più niente”.

Perché l’esperimento Pavia è fallito?

“A questo proposito sta fallendo anche quello del Den Haag in Olanda. Il presidente del Pavia Calcio aveva contemporaneamente avviato un progetto immobiliare a Milano ma la mancata promozione in Serie B del Pavia è stata decisiva perché ha significato un investimento senza un ritorno. Inoltre problemi burocratici hanno ostacolato la costruzione del nuovo stadio così il presidente del Pavia ha preferito abbandonare”.

A che punto è la ‘colonizzazione europea’ da parte dei cinesi?

“Possiedono 20 Società in Europa e una in Oceania, inoltre sono proprietari di Infront e main sponsor della FIFA, hanno MP Silva che gestisce la compravendita dei diritti tv all’estero e una partecipazione del 20% nella Gestifute (l’agenzia di Mendes) e nel fondo che controlla le squadre del Manchester City”.

Fino a quanto dureranno questi prezzi, fuori da ogni logica del nostro mercato?

“Per me non dureranno ancora tantissimo, perché nel 2016 il debito complessivo dei 16 club della Serie A cinese è stato pari a un miliardo di dollari. Le squadre che spendono tanto sono quelle che hanno proprietà, come quella di Gervinho e Lavezzi, con profitti enormi. Il calcio cinese segue in ritardo lo sviluppo economico della Cina, quindi rallenterà per evitare lo scoppio di una bolla speculativa”.

A tuo avviso, che prezzo potrebbe avere la Fiorentina?

“La Fiorentina potrebbe essere una squadra interessante per i cinesi. Se il 70% dell’Inter è costato 240 milioni, per il 100% della Fiorentina mi azzarderei a dire dai 100 ai 150 milioni”.