calciomercato

Le strategie di mercato della serie A

Se state leggendo codesto editoriale nel giorno Illuminato, allora è quasi certo: siete anche voi vittime inconsapevoli dei temibili “antipasti natalizi”. Trattasi di micidiali miscele di unguenti e salse tonnate, …

Redazione VN

Se state leggendo codesto editoriale nel giorno Illuminato, allora è quasi certo: siete anche voi vittime inconsapevoli dei temibili "antipasti natalizi". Trattasi di micidiali miscele di unguenti e salse tonnate, di frutti di mare, di insalate russe e capricciose, di mostarde troppo colorate, di olive ascolane grosse come arance, di sottoli e pure sottaceti, di patè d'oca starnazzante, di patè di pitone, persino di coguaro, di mieli abbinati a formaggi di fossa comune, di voulevant ripieni con wurstel di madre ignota, di tartine con mousse al salmone spacciato per salmone e invece è trota ammaestrata, di acciughe speziate, di gamberi e gamberetti e gambe e gambaletti, di bestiali vasche di nervetti che tutti gli anni son lì e probabilmente son quelli dell'anno prima perché i nervetti, si sa, fan schifo anche a chi li ha inventati, di clamorose annaffiate di prosecchi, spumantini, bolle e bollicine, di bottiglie di champagne che sembra champagne ma appena lo bevi ti accorgi che è "sciampagn", di altre spacciate per "Moet Chanton" che invece sono gentile omaggio di uno zio assai furbo e fondatore dell'abusivissima azienda vinicola "Mo' Esce Antonio". E insomma, finisci l'antipasto bestiale e chiedi venia a parenti e bisnonni tutti al grido di: "Vado a leggere Tmw e torno in tempo per le lasagne, abbiate pietà". E loro: "'Azzo è Tmw?". E tu per non dover spiegare butti il carico da novanta: "Intendevo dire vado al cesso".

E quindi siamo qui a contarcela su tra pacchi e pacchetti, ma fidatevi, di notizie pallonare non ce ne sono, perché Galliani e Branca saranno anche in Brasile, ma al momento stanno a magnà la fagiolata, e Pradè, Leonardi, Larini, Lo Monaco, Sabatini, Marotta e tutti gli altri che compongono l'allegra combriccola stanno pensando pure loro a sughi e arrosti e mica gli frega di trattare il terzino o la punta o il bomberino di riserva. Tutto rimandato a dopo Santo Stefano. Anzi, a dopo Capodanno. Poi vedremo se qualcuno tirerà fuori qualche soldo, magari quello delle buste regalate dai nonni, che una volta celavano "la centomila" e ci campavi una settimana, e ora, se tutto va bene, racchiudono "la cinquanta euro" che basta appena per la pizza e l'amaro.

Fidatevi dunque, sarà un mercato per poveri, un misero mercatino. E se vi dicono Balotelli, Levandosky, Dzeko, Villa o tutta una serie di nomi che finiscono in "inho" come Paulinho, Malinho, Cretinho o in "ao" come Falcao, Macao, Cacao Meravigliao, fatevi pure una risata grassa perché trattasi di balle. A gennaio si torna al baratto, allo scambio, al prestito con diritto di riscatto, al "io do a te 'sta pippa, tu dai a me quell'altra pippa e che Dio ce la mandi buona", al "vendo tutto quel che ho in eccesso poi magari porto a casa qualche saldo di fine stagione". Questo è quanto, e se un colpo si farà si chiama Drogba, che ha l'ingaggio di un nababbo ma per qualche strano motivo potrebbe magicamente realizzare il sogno di una vita: venire a vivere a Milano. Il rossonero sarà il suo colore, ma solo se Galliani dopo la fagiolata sarà così bravo da piazzare Pato e Robinho, due che vogliono tornare a casa loro e che il Milan non ha alcuna intenzione di trattenere (no, neanche Robinho con quel che guadagna). E Sneijder? Pure lui andrà via e probabilmente non porterà neanche un centesimo nelle casse dell'Inter, al limite quattro spicci. Poco importa ai nerazzurri: l'importante è liberarsi di un ingaggio senza senso, poi qualcuno arriverà. Un vice Milito? Ecco, proprio lui. Ma scordatevi i fenomeni e lasciate perdere anche Borriello: guadagna troppo per essere appetibile.

La Juve? Sta bene così. Si chiuderà per Peluso e forse per Llorente, ma solo se il patron del Bilbao ritroverà un po' di senno. Non dovesse arrivare lo spagnolo... pazienza, la Signora sta bene così (Matri e Quagliarella ringraziano). Poi c'è il Napoli, a caccia di un difensore che non si chiami Silvestre, e la Roma che ha la rosa più completa e se trattiene (come pare) De Rossi ha ampiamente fatto il suo dovere. Occhio alla Lazio: il gatto (Lotito) e la volpe (Tare) faranno il solito colpo che prima li prendi in giro ("Ma chi hanno preso?") e poi gli lisci il pelo ("ammazza che bravi 'sti due"). Stesso discorso per la Fiorentina: in Toscana sanno che l'occasione Champions è troppo ghiotta per lasciarsela scappare.

Bene, è ora di tornare al patibolo. Seguite i consigli: se gli arrosti vi sembrano ostacoli insormontabili concentratevi sul sorbetto, due dita di vodka vi daranno una mano per affrontare le carni. E poi i mandarini. Tre Clementine e mezzo litro di caffè vi permetteranno di superare i veri "Everest" del pranzo di Natale: il panettone con la crema al mascarpone effetto "cemento a presa rapida" e i micidiali "saluti dei parenti" con baci mefistofelici e frasi tipo "ce l'hai la fidanzatina?" o "mamma mia Franchino come ti sei fatto bello". E tu: "Zia, io sono Gigetto, Franchino ci ha lasciato un anno fa. Ha provato i nervetti".

Ps. Domandona finale. Chi si prende Pepito Rossi? Io dico Inter. E voi?

Fabrizio Biasin -Tuttomercatoweb.com