Mini apertura per il fuggiasco Pizarro, rappresentato a Milano dal suo manager Alejandro Sentisteban che brevemente ha incrociato Pradè e Macia nel frullato di procuratori/direttori sportivi nell’Ata Hotel, lo snodo di ogni perdizione calcistica. Appuntamento a domani per decidere il futuro del Pek, che da quand’è in Sudamerica sembra un altro, e forse intimamente lo è davvero, rapito a 33 anni e nove mesi mesi da altre sirene. La moglie viola lo aspetta sventolando l’anno superstite di contratto, decisa a trattare l’eventuale fuoriuscita per coprire abbondantemente le spese eventuali di divorzio; prospettiva che potrebbe essere evitata se davvero — com’è parso a chi ha incrociato ieri il manager del Pek — ci sarà una marcia indietro ammainando le vele della fuga. Difficile in effetti interpretare la volontà di un giocatore lontano novemila chilometri: bizze vere, forzatura del manager o tutte e due le cose insieme? Pradè lo capirà domani (non è escluso un contatto diretto con il giocatore). La prima alternativa continua a essere Lodi, anche se la Fiorentina da tempo tiene sotto controllo Parker (Tottenham) e Clasie (Feyenoord).
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La Nazione: C’è uno spiraglio per Pizarro
Mini apertura per il fuggiasco Pizarro, rappresentato a Milano dal suo manager Alejandro Sentisteban che brevemente ha incrociato Pradè e Macia nel frullato di procuratori/direttori sportivi nell’Ata Hotel, lo snodo …
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