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La Nazione: Bonaventura e Astori primi obiettivi

L’agenda di Della Valle: dal Cda al caso Cuadrado. In arrivo i rinnovi 

Redazione VN

La Nazione fa un piccolo riassunto dell’agenda dei Della Valle su quanto dovrà accadere nelle prossime settimane.

Il Consiglio di amministrazione. A breve, probabilmente anche in attesa del match di domenica per guadagnare un po’ di tempo, ADV radunerà i suoi collaboratori, dal presidente Cognigni al tecnico Montella, passando per Pradè e Macia. Sarà al termine di questa riunione che si conoscerà il budget della prossima campagna acquisti e saranno dettate le linee relative ai giocatori da cedere o ai quali non rinnovare il contratto.

Il caso Cuadrado. Sarà la tappa più delicata dell’inizio dell’estate degli affari viola. Il Barcellona ha formulato l’offerta più importante (vicina ai 34 milioni di euro) ma rimane vivo anche l’interesse di Bayern Monaco, Manchester United e Juventus. La Fiorentina dovrà decidere se acquistare tutto il calciatore consegnando all’Udinese almeno 15 milioni di euro, oppure affiancare il club friulano per arrivare a una cessione di Cuadrado che sia ricca per entrambi i club.

Il primo colpo. La trattativa con l’Atalanta per Bonaventura sembra bene avviata, ma servono almeno 10 milioni di euro. Pradè e Macia proveranno a offrire ai nerazzurri contropartite tecniche (Wolski, Bakic o Rebic) per arrivare a scontare il peso dell’investimento. Dopo Bonaventura si proverà (rimanendo in Italia) a bussare alla porta del Cagliari per Astori.

I rinnovi. Il primo, quello già annunciato, sarà quello di Daniele Pradè. Poco importa se la firma arriverà oggi, domani o fra una settimana. Il dirigente viola ha accettato il prolungamento per una sola stagione e quindi è già al lavoro per il prossimo mercato. Dopo Pradè toccherà a Gonzalo e Borja Valero per i quali già in inverno era stato discusso un prolungamento con l’obiettivo di bloccare eventuali assalti di mercato ai due giocatori. Infine gli svincolati. Montella dovrà indicare alla società chi vuole trattenere fra Pizarro e Ambrosini.