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La maledizione dell’attacco viola

Dalla trasferta di Cagliari del 2011/12… (COMMENTA)

Redazione VN

Una Fiorentina spuntata arriva al giro di boa con un fantasista come prima punta ed uno 0-0 rimediato in trasferta. Sembra di parlare della Fiorentina di oggi eppure le solite parole si potevano spendere anche due anni fa, quando la formazione allora guidata da Delio Rossi si guadagnava un sofferente 0-0 al Sant'Elia contro il Cagliari all'ultima giornata del girone d'andata. Con Gilardino già ceduto al Genoa, Jovetic fermo ai box e Amauri ancora a metà strada fra Torino e Firenze, Rossi non poté che puntare su Ljajic centravanti assistito sulla trequarti da un improbabile Lazzari. Roba da far accapponare la pelle al solo pensiero oggi.

Fortunatamente tanta acqua è passata da allora sotto ai ponti viola, ma nonostante il contesto profondamente diverso, sembra quasi che la Fiorentina non riesca a scrollarsi di dosso la maledizione dell'attacco. Non tanto per quanto riguarda la fase offensiva, comunque su buoni livelli almeno nell'ultimo anno e mezzo, quanto per quantità (e conseguente qualità) del singolo reparto avanzato, soprattutto nel ruolo di prima punta. Da gennaio 2012 infatti si ripartì in avanti con i soli Jovetic ed il disastroso Amauri dopo il mancato arrivo all'ultimo minuto di El Hamdaoui. Il marocchino posticipò il suo arrivo solo di qualche mese ma l'estate 2012 fu segnata da un altro clamoroso affare saltato in attacco: Dimitar Berbatov.

E allora via alle danze con i soli Jovetic, perso tra infortuni e prestazioni opache dopo un ottimo inizio, El Hamdaoui, di cui si persero in fretta le tracce, e un Toni che si fece trovare a volte pronto, altre fisiologicamente in difficoltà. A 35 suonati anni non deve essere uno scherzo prendersi totalmente a carico sulle proprie spalle l'attacco di una squadra in lotta per la qualificazione in Champions. A poco servì l'inserimento di Larrondo a gennaio. In questa stagione la Fiorentina sembrava aver definitivamente svoltato pagina con gli arrivi illustri di Mario Gomez e Rossi, l'acquisto di Rebic e la promozione di Matos. Sembrava, appunto. Se solo si pensa all'enorme potenziale viola in attacco fermo ai box per guai fisici... Maledetta sfortuna.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani