L'ultima volta che si mise in mezzo seriamente un padre era una vita fa. Il suo nome era Osmar, aveva una consonante in più del figlio, e quando si presentò nella hall dell’hotel di via Veneto il re leone diventò un agnello. Osram parlava e lui obbediva. ...
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La lunga estate di Ljajic
L’analisi di Benedetto Ferrara sul futuro del serbo
Ma qui la storia è un po’ diversa. Samir Ljajic arriverà in Italia il 12 (al massimo il 13) agosto con il suo amico Mladen Furtula, un ex portiere bosniaco e procuratore con un cognome che ispira cinquecento battute, ma in realtà porta a una sola conclusione: quando andrà in scena l’assemblea generale dello Ljajic team può succedere di tutto e il buon Adem, alla fine, darà battaglia per trovare il compromesso giusto, perché se c’è uno che vorrebbe restare è proprio lui. (...)
Quindi il giorno della riunione, oltre al presidente esecutivo Cognigni, intorno a un tavolo ci saranno loro: Mladen Furtula, primo (e per qualcuno ex) procuratore di Ljajic, il padre Samir, Fali Ramadani, il procuratore a cui Furtula si appoggiò ai tempi della cessione in Italia, forse Sergio Berti, socio italiano di Ramadani, e il giovane Adem. La Fiorentina ha pronta un’offerta da 1,2 a salire. Il Milan offre 2,2. Ramadani propone 1,8. Furtula ha fiutato l’affare e al momento ha solo tanta voglia di Milan. La Fiorentina non può far saltare gli equilibri del gruppo e dover trovarsi a spiegare a Borja Valero (1,4) e Gonzalo (900 mila), perché Adem guadagni un botto più di loro.
L'articolo completo di Benedetto Ferrara su La Repubblica
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