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La forza del gruppo e il sacrificio del singolo

Una squadra di calcio è come un orologio e funziona solo se ogni ingranaggio si compenetra con gli altri. Ecco, un orologio deve essere pulito, ben lubrificato e caricato a …

Redazione VN

Una squadra di calcio è come un orologio e funziona solo se ogni ingranaggio si compenetra con gli altri. Ecco, un orologio deve essere pulito, ben lubrificato e caricato a dovere. Gli orologi migliori hanno rubini negli ingranaggi, ingranaggi che funzionano, fatti per cooperare. Sì collaborare, contribuire al successo come squadra, non come singolo. Inutile avere persone scontente nello spogliatoio, anche se queste fossero le migliori della rosa. Meglio qualcuno che lotta per ottenere un risultato di squadra, che qualcuno che ha grandi qualità, ma pensa già alla stagione successiva e non a quella presente. Per questo motivo la linea dura è necessaria nei confronti di tutti i giocatori che hanno espresso qualche malumore.

Si narra che Giorgio Castriota Scanderbeg, eroe nazionale dell’Albania, nel suo letto di morte ordinò, fra tutte le persone riunite accanto a lui, a un bambino di andare fuori, raccogliere tanti pezzetti di legno e di queste farne un mazzo. Al suo ritorno, Scanderbeg sfidò i presenti a spezzare questo mazzo, ma nessuno di essi riuscì nell'impresa. Fu così che il nostro eroe disse allora al giovane di disfare il mazzo e romperli uno per volta. Giorgio Castriota concluse dicendo: "Con questo gesto, io, vi volevo dimostrare che se restate tutti uniti nessuno potrà mai spezzarvi, ma dividendovi anche un solo bambino potrà condurvi alla morte". Detto questo spirò. Questa storia può essere utilizzata come metafora per la Fiorentina. Se tutti i vari Pizarro, Borja Valero, Aquilani, Ljajic giocano legati insieme con un unico obiettivo, allora diventa difficile battere i gigliati.

L’unione si dimostrò importantissima anche in guerra. Molti secoli fa la schiera di opliti faceva affidamento soprattutto sulla compattezza della formazione. Era necessario che i soldati rimanessero coesi, altrimenti un punto vulnerabile avrebbe potuto mettere a repentaglio l'intero gruppo. Una falange scompaginata e disunita era facile bersaglio. Ma in condizioni in cui i fianchi erano protetti e il fronte compatto, la falange si rivelava micidiale. E’ quindi necessario cedere qualsiasi giocatore che preferisca giocare altrove piuttosto che alla Fiorentina senza alcun rimpianto: la disunione in un gruppo, porta sempre sconfitte. Ci pensano Pradè e Macia a trovare ottimi e motivati sostituti.

 

TOMMASO FRAGASSI