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Jovetic, il numero 30 e il prezzo della dignità

E’ sempre più difficile riconoscersi in questo calcio senza radici e sentimenti, pieno di intermediari a caccia di percentuali e società depotenziate dei loro diritti (a parte quelli televisivi, che …

Redazione VN

E’ sempre più difficile riconoscersi in questo calcio senza radici e sentimenti, pieno di intermediari a caccia di percentuali e società depotenziate dei loro diritti (a parte quelli televisivi, che sono solo un’illusione di indipendenza economica). Anche i tifosi non sembrano più quelli di una volta: più disincantati e distanti, si appassionano con riserva. Sopportano con disagio crescente la giungla delle regole, i fondati sospetti di sudditanza arbitrale, le cordelline in Lega guidate sempre dagli stessi, i giochini al rialzo dei procuratori, i verdetti previsti che imprevedibilmente (sic) si meterializzano negli ultimi tre minuti del campionato. Ma che sorpresa e quale incredibile catena di casualità...

In questo modesto scenario qualcuno cerca di tenere la barra diritta conservando un minimo di dignità. Nel caso della Fiorentina un numero è ritornato nel corso delle ultime settimane, diventando forse il simbolo di un tentativo di sopravvivere in modo diverso: 30 come i milioni probabilmente persi per il clamoroso errore di Mazzoleni nella partita contro la Roma, 30 come i milioni in contanti che il procuratore di Jovetic dovrà portare per liberare Stevan. 

La Fiorentina è rimasta nella serie B dei contributi Uefa — metafora lieve di Galliani — e il Milan è stato promosso sfruttando miracolosamente gli ultimi tre minuti della partita contro il Siena. L’amarezza viola a Pescara è stata tanta, anche se un uomo di calcio della società ha confessato di non essersi illuso mai, neanche all’84’, quando i rossoneri stavano perdendo, perché in 6 minuti il Milan avrebbe potuto ribaltare il punteggio. Chi l’avrebbe mai detto.

La Fiorentina si è vista sfilare 30 milioni reagendo con un esercizio di temperanza che potrebbe essere definito stile e ora si appresta a difendere i patti concordati con Jovetic. Sempre di 30 milioni si tratta. Se finirà come deve, saranno 30 e lode: perché l’inchiostro non è simpatico,esattamente come certi intermediari.

La Nazione