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JoJo a Torino da avversario. La Juve ci riproverà

Jovetic dentro allo Juve Stadium, prima o poi doveva succedere: e infatti succederà, a nove giorni dalla chiusura del mercato invernale e distante settimane dalla riapertura della finestra d’estate. Dunque …

Redazione VN

Jovetic dentro allo Juve Stadium, prima o poi doveva succedere: e infatti succederà, a nove giorni dalla chiusura del mercato invernale e distante settimane dalla riapertura della finestra d'estate. Dunque Jo-Jo sbarca a Torino a trasferimenti sbarrati, atterra con la casacca viola con l'idea di far soffrire la corteggiatrice.

Lunga storia

Un estate fa numero 8 e bianconeri furono vicini alla fusione: nacque la cartella «Juvetic». A ghiacciare l'affare fu Andrea Della Valle, presidente viola, per cui mai il gioiello avrebbe potuto impreziosire la rosa bianconera. No fermo, e non è che nel frattempo il muro si sia sciolto, anzi con l'aggiunta del caso Berbatov, la temperatura si è ulteriormente inabissata: «Con gli Agnelli rapporti zero» ha ribadito ADV con decisione domenica pomeriggio scorso. Magari le proprietà troveranno in futuro il modo di scaldare i rapporti, come caldo resta il nome di Jo-Jo nella lista dei possibili rinforzi juventini dell'estate. Forse non più l'obiettivo numero uno, ma un nome su cui provare a lavorare, con trasparenza e senza voler urtare la dirigenza viola.

Clausola

Se dunque ci sarà il modo di dialogare bene, altrimenti la Juve passerà ad altri piani. Per far decollare l'affare Jo-Jo la prima pista da seguire, per i bianconeri, potrebbe essere quella di presentare una ricca offerta alla Fiorentina (pacchetto di milioni+un paio di contropartite), oppure c'è il solito (tortuoso) sentiero della clausola rescissoria. Carta integrata al contratto che per l'8 e l'entourage vale («La clausola? C'è, quest'estate abbiamo deciso insieme di non usarla», Jovetic alla Gazzetta il 12 settembre 2012), per il club no, in quanto non depositata negli uffici della Lega. Sebbene il foglio sia stato di recente adocchiato dai bianconeri, nessuno ha voglia di arrivare allo scontro.

Altre strade Così, o Jo-Jo si assume in pieno le responsabilità dell'addio (impossibile) oppure i club dovrebbero avviare un percorso diplomatico, che potrebbe però essere lungo e sfiancante. In estate un approccio ufficiale partirà, se poi la resistenza resterà rigida addio Juve a Jo-Jo. Che nel frattempo non fa da spettatore: alla Fiorentina è attaccatissimo, il ritorno viola nella Grande Europa può legarlo ancora di più a Firenze. Ma è chiaro che in estate, oltre che da Torino, riceverà telefonate dall'Inghilterra: City, Chelsea e United sono in coda, in questo ordine, al centralino.

Club

Con il botto Pepito piazzato nel silenzio a gennaio, la Fiorentina vuole ora puntare sulla coppia Rossi-Jovetic. Andrea Della Valle è stato chiarissimo nell'esibizione delle sue volontà, intendimento che nasce da un doppio presupposto: tecnico e ambientale. Dall'altro lato anche Agnelli e la Juve tutto vogliono tranne che crear baruffa. Così resterebbe un unico spiraglio: una trattativa serena se la piazza cominciasse e non ritenere più indispensabile Jo-Jo e a non vederlo più come il proprio fortissimo simbolo, con l'altra parte che potrebbe riproporre in cambio Quagliarella (per cui Montella, letteralmente, stravede) o, di nuovo, mettere a bilancio una spesa consistente (cosa che al momento, a Torino, non ipotizzano) riutilizzabile dalla Fiorentina su un nuovo centravanti. Traccia ora complicata nonostante l'amore sottotraccia: coì Jovetic allo Juve Stadium entrerà, ma da nemico.

La Gazzetta dello Sport