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Il triangolo delle punte

Destini incrociati per Kalinic, Lapadula e Simeone. Il primo potrebbe finire al Milan, ma la trattativa è in stand by. Il secondo sembra destinato al Genoa. L'arrivo dell'ex Pescara in Liguria potrebbe determinare la partenza di Simeone, il cui...

Stefano Niccoli

Un croato, un italo-peruviano e un argentino. Non sono i protagonisti di una barzelletta, ma di un giro di affari destinato ad infiammare il mercato di tre squadre. Il riferimento è a Nikola Kalinic, Gianluca Lapadula e Giovanni Simeone.

Punte dai destini incrociati, visto che il futuro di uno dei tre è strettamente collegato a quello degli altri due. Chi potrebbe dare il via all’effetto domino è l’attaccante del Milan, obiettivo del Genoa. C’è ancora distanza tra le due società, ma l’operazione dovrebbe chiudersi tra i 10 e i 15 milioni. L’eventuale arrivo in Liguria dell’ex Pescara determinerebbe la partenza di Simeone. Il “Cholito” è uno dei pezzi pregiati del mercato. Non a caso la Fiorentina e il Torino lo tengono d’occhio. Il Genoa chiede 25 milioni per il figlio d’arte, i viola – secondo Sky – ne offrono 20 più bonus, i granata “solo” 18. Per questo motivo sembrano in svantaggio nella corsa all’argentino. L’incontro tra Corvino e Leo Rodriguez, agente di Simeone, potrebbe dare una sterzata alla trattativa. I tifosi della Fiorentina – non è una novità – si sono già divisi sul conto del centravanti del Genoa: alcuni lo prenderebbero a occhi chiusi, altri considerano troppo elevata la cifra.

Vedremo come si svilupperà la vicenda. Se, però, il Cholito arrivasse in riva all’Arno, a maggior ragione Kalinic sarebbe destinato ad andare via. Il croato, non è una novità, reputa conclusa la sua esperienza alla Fiorentina. Tomislav Erceg, il suo procuratore, ha comunicato a Corvino di considerare le offerte per il suo assistito, dando la priorità a quella del Milan. L’ex Dnipro andrebbe di corsa da Montella, ma al momento l’affare è in stand by perché il Dg viola vuole 30 milioni in un’unica rata, mentre Fassone e Mirabelli vorrebbero dilazionare il pagamento di Kalinic. La trattativa, inoltre, è tutt’altro che calda, visto che i dirigenti delle due società non si sono mai incontrati e che il Diavolo è concentrato su Conti, Calhanoglu e sulle uscite. Nonostante questi inghippi, l’accordo, alla fine, potrebbe essere trovato, magari con l’inserimento di Bertolacci nell’operazione. Senza considerare che, spesso, è la volontà del giocatore (Kalinic nella fattispecie) a fare la differenza.

Ipotesi al momento, ma potrebbe bastare una mossa per far scattare l’effetto domino.

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