Il Milan s’è fatto avanti con un’offerta formale da 8 milioni di euro, ora tocca a Ljajic e alla Fiorentina decidere. Sarà decisivo il summit di lunedì con l’agente del serbo: tema il prolungamento di contratto. La svolta ieri di buon’ora con la telefonata dell’a.d. rossonero Adriano Galliani al d.s viola Daniele Pradé e la proposta ufficiale. Poi, in poche ore la replica del presidente Andrea Della Valle che indica semaforo rosso: «L’offerta è troppo bassa e, comunque, Adem mi ha appena detto che vuol restare in viola. Certo, deve accettare la nostra filosofia, ricordando quanto il club ha fatto per lui». Poi, però, fa un’ammissione non da poco: «In ogni caso se Ljaajic non deciderà di sposare il nostro progetto verrà messo sul mercato».
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Il Milan vuole solo Ljajic
I rossoneri vogliono inserire il serbo nella lista Champions (COMM.)
Speranze L’articolata dichiarazione del patron del club viola può essere letta in mille modi. Di sicuro in casa Fiorentina c’è ancora la speranza di convincere il giocatore ad allontanare le lusinghe rossonere. E non sfugga neanche il feeling del serbo con Montella, che sul suo rilancio ha non pochi meriti. Ma il Milan gli offre la possibilità di giocare la Champions con un ruolo da protagonista, visto che Allegri lo stima non poco. E le riflessioni del giocatore faranno molto conto anche su quest’aspetto.
Sprint Un fatto è certo. Il club di via Turati ha deciso di puntare su di lui e conta d’inserirlo nella lista dei preliminari di Champions. Così ieri sera al suo arrivo a New York ha preso atto del rifiuto della Fiorentina (informato via sms da Pradé), ma non cambia la sua strategia. E attende con fiducia gli sviluppi. Il Milan ritiene d’aver fatto la miglior offerta possibile per un giocatore a scadenza di contratto e attende in silenzio. L’unica condizione è temporale. L’offerta milanista vale sino a Ferragosto, prima della chiusura della lista per il preliminare del 20-21 agosto. Non a caso lo stesso Andrea della Valle ha ammesso che questa vicenda «si risolverà entro un paio di settimane». La riprova che le due parti sono consapevoli di come questa delicata vicenda vada affrontata con cautela. Infatti il club viola ha già fatto il massimo, proponendo al serbo un quinquennale da 1,6 milioni di euro contro gli attuali 700 mila euro. Oltre Della Valle non intende andare, anche per non alterare gli equilibri interni, visto che giocatori importanti più in avanti nella carriera sono sotto questo target. E ciò spiega la determinazione del patron nel chiedere al suo giovane talento d’adeguarsi alla politica societaria.
L ’appuntamento E’ il motivo per cui il faccia a faccia tra Ramadani e Cognigni all’inizio della prossima settimana può dire molte verità su questa storia. O l’agente di Ljajic si adegua alle esigenze della Fiorentina o si apre una nuova fase. E a quel punto l’attaccante e il suo entourage come leggeranno l’ingresso in scena del Milan? Di sicuro Galliani s’è fatto avanti in modo esplicito prima che Ljajic dicesse la sua parola definitiva con i viola. Un segnale al giocatore che ora dovrà decidere sul suo futuro con tutte le carte in tavola. A dispetto delle dichiarazioni forti sul caso, i rapporti tra i due club appaiono eccellenti. Di sicuro la Fiorentina non pone i veti che erano emersi con la Juve nella trattativa per Jovetic. Dopo l’esperienza per Montolivo le relazioni diplomatiche tra i vertici viola e rossoneri sono migliorati in maniera evidente. E la riprova viene dalla tempistica. Sinora Galliani ha lasciato libertà d’azione alla Fiorentina nella trattativa per il rinnovo. Così ora attende che il giocatore faccia le sue valutazioni in autonomia. E non avrà da aspettare molto.
La Gazzetta dello Sport
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