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I 10 giorni di Cerci per evitare le buste

Da escludere un ritorno a Firenze dell’esterno

Redazione VN

Massimo undici giorni e sapremo. Il futuro di Alessio Cerci sarà deciso entro il 20 giugno, termine ultimo per risolvere le comproprietà ed evitare le pericolose buste. Come noto, il cartellino dell'esterno romano è a metà tra Torino e Fiorentina: il patron granata Cairo (nonostante le tante proposte ricevute) è ancora convinto di poter tenere il giocatore, pagato 2,5 milioni l'estate scorsa, ma soprattutto pupillo di Ventura e beniamino dei tifosi. La richiesta viola però è alta: almeno 5 milioni di euro.

Per il Toro dunque sarà dura confermare Cerci, anche se l'imminente cessione di Ogbonna alla Juve potrebbe far arrivare denaro fresco da girare alla Fiorentina. Sotto traccia intanto continuano a lavorare Milan e Napoli. Allegri e Benitez infatti sono alla ricerca di un esterno che salti l'uomo e faccia gol (il bottino stagionale di Cerci conta 8 gol e 12 assist): Alessio dunque sarebbe il profilo di giocatore ideale per loro e anche per questo non è escluso che uno dei due club riesca a comprare almeno metà del cartellino, già prima del 20 giugno. Nell'offerta al Toro potrebbero rientrare i napoletani Edu Vargas e Calaiò o il rossonero Nocerino. Segno che le grandi, per avere Cerci, sono pronte a fare sacrifici. Più defilato il Genoa, che comunque ha già espresso gradimento per l'ex numero 7 viola.

Da escludere invece un suo ritorno a Firenze: se anche dovessero riscattarlo alle buste, Pradè e Macia lo cederanno al miglior offerente, anche perché lo stesso giocatore (che farà parte della spedizione azzurra alla Confederation Cup) ha già fatto sapere di «non voler tornare in viola».

Corriere Fiorentino