Giovani viola: speranze e dubbi in attacco

Giornate di lunghe riflessioni in casa viola. 

Argomento principale delle tante riunioni avvenute (a una delle quali dovrebbe aver partecipato lo stesso Andrea Della Valle) l’eventuale sacrificio di Babacar nel riscatto del colombiano, per il quale i friulani continuano a chiedere almeno 15 milioni di euro. Un’ipotesi, quella di cedere l’attaccante di ritorno dal prestito al Modena, che la Fiorentina ha valutato, ma che evidentemente non deve aver convinto più di tanto. Perché oggi i viola sembrano molto meno propensi a lasciar partire di nuovo il giovane Babacar, fosse solo per la carta d’identità (l’attaccante è classe ‘93) e per le prospettive che restano importanti. Aspetto delicato, quello dei giovani, soprattutto quando la squadra è reduce da due stagioni su buoni livelli e gli innesti da effettuare da ricercare con la massima attenzione.

Anche perché, osservando la rosa attuale, la linea verde della Fiorentina non è poi così sguarnita, e anzi in vista della prossima stagione s’impongono alcune scelte. In effetti se già Matos, Rebic e Wolski (tra i più giovani in gruppo) hanno trovato poco spazio nel corso dell’ultimo anno, (più il brasiliano in Europa League che non il croato fermato anche da qualche infortunio, o il polacco) l’eventuale ritorno a Firenze sia di Babacar che di Bernardeschi, in una prospettiva di permanenza, potrebbe creare un eccessivo sovraffollamento in attacco. Dove, per inciso, tutti attendono a gloria la contemporanea presenza di Rossi e Gomez, di fatto mai avvenuta per gli infortuni che hanno colpito entrambi. Riflessioni che perciò potrebbero riguardare, oltre Babacar, anche gli altri giovanotti di casa viola, con l’Atalanta che per esempio resta alla finestra per Wolski e il Genoa che vorrebbe inserire Rebic nell’eventuale affare Vrsaljko. Valutazioni, e decisioni, da prendere una volta riscattato Cuadrado e soprattutto quando il mercato entrerà nel vivo.

La Nazione