Due scrivanie, ideologie diverse: il doppio binario del mercato viola

"Da una parte Pantaleo Corvino, dall’altra Carlos Freitas. Scrivanie diverse, obiettivo comune: rinforzare la Fiorentina, sempre con un occhio agli esuberi, gli unici che con una loro partenza possono sbloccare le operazioni in entrata. Due personaggi, altrettante strade. Quella dell’italianizzazione, voluta e dichiarata dalla società, perseguita dal dirigente di Vernole; quella che guarda all’estero, in cerca dei prossimi Veretout e Pezzella, esposta al rischio del prossimo Gaspar. E se gennaio era iniziato sotto l’alone francese, adesso la scia transalpina sembra aver varcato il confine ed essersi tramutata in un ampio sguardo al nostro Paese.

"Accantonate - per il momento - gli interessi per Salibur e Koziello, tra gli altri, Corvino ha scatenato il mercato italiano: tra difesa e centrocampo, con risposte che certamente non inducono all’ottimismo. Antonelli piace, ma il giocatore vorrebbe rimanere alla corte di Gattuso fino a giugno e il Milan, in prestito, non lo cede: serve un’offerta economicamente più allettante per i rossoneri. Poi c’è Sala della Sampdoria, un profilo da valutare se Gaspar dovesse partire. Inoltre, per la mediana ci sono Cataldi e Viviani: il dopo-Badelj, per la Fiorentina, potrebbe essere tricolore.

"Due strade per cambiare la 'Viola'. Gli italiani, con il loro costo più alto ma una conoscenza consolidata del campionato, oltre a quella dei dirigenti sul loro conto, e gli stranieri, per la maggior parte francesi, pronti a dare una nuova linfa contornati da punti interrogativi, come è stato per Eysseric e Gaspar, ad esempio. Corvino e Freitas lavorano, su due binari paralleli e diversi: l'importante sarà dotare di qualità.

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