E adesso? Giusto chiederselo, dopo aver brindato a una notte davvero speciale, con gli occhi felici e una smorfia di sorpresa stampata in faccia. Bella storia quella di Varsavia. Con quarantamila polacchi che si sono svenati per applaudire CR7 per poi magari arrivare e chiedersi chi fosse quello entrato nel finale che asfaltava tutti sulla destra. CP88: sì, lui. Piccini. Pequiños, avesse giocato nel Real. Perché i giovani sono una delle più belle notizie di questa Fiorentina d’estate, notte coi semigalacticos compresa. Piccini, appunto. E Brillante, autorevole e dinamico. E poi soprattutto lui, Babacar, uno di cui sentiamo parlare da anni, visto che era arrivato a Firenze in piena adolescenza. Uno che in un anno di lavoro a Modena è cresciuto più di quello che era possibile immaginare. Dare giudizi definitivi a metà agosto è roba da fuori di testa, ma dire che a Varsavia Babacar ha giocato una partita importante, fatta di grande sacrificio e maturità è un obbligo, considerando che parliamo di un giovane che vivrà una stagione alle spalle della coppia Rossi-Gomez e c’è da stare sicuri che lo spazio per lui ci sarà, considerati gli impegni e le ambizioni della Fiorentina.
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Dal ruolo di Borja alla classe di Gomez tutti i sorrisi viola di una notte speciale
L’incipit di Benedetto Ferrara su Repubblica: si parla della grande vittoria della Fiorentina contro il Real
A proposito: Gomez, proprio lui. Un cross, un gol. Bello, da campione. Che gioia riscoprire un giocatore così. Perché non era facile ricordarselo. E cosa può significare il vero Gomez immaginando una stagione libera da quella sfiga perfida che lo ha marcato a uomo dall’inizio alla fine. Che poi Rossi e il tedesco insieme ancora dobbiamo gustarceli per davvero.
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