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Che Fiorentina sarà senza Juan Il poker di Montella, ma con i jolly

Il tecnico valuta nuovi moduli, ad esempio con la difesa a quattro. Gli intrecci tra tattica e mercato

Redazione VN

Dal 3-5-2 al 4-3-1-2. Sono tanti i moduli a disposizione di Vincenzo Montella qualora Juan Cuadrado dovesse essere ceduto. L’eventuale partenza del colombiano costringerebbe il tecnico a ripensare allo schema più adatto e conveniente, anche a seconda delle caratteristiche dei giocatori che la società riuscirà a trovare sul mercato.

Il 3-5-2 resta un modulo possibile, ma per attuarlo servirebbe un altro specifico esterno destro di cui i viola adesso non dispongono. Anzi, per la verità c’è e si tratta di Cristiano Piccini, reduce da un campionato di serie A al Livorno ma che, nei piani della società, dovrebbe esser mandato a giocare altrove in prestito per maturare ulteriormente. Potrebbe essere adattato in questo ruolo Tomovic, ma non sarebbe una mossa ideale pur essendo l’ex genoano un vero e proprio jolly.

E allora servirebbe andare a caccia di un autentico interprete del ruolo. I viola avevano pensato nelle settimane scorse prima a Vrsaljko e poi a Isla ma entrambi si sono accasati altrove: l’ex genoano al Sassuolo, il secondo al Qpr. In Italia non restano grandi scelte a disposizione: una potrebbe portare al laziale Radu, ma la ricerca dovrebbe poi estendersi all’estero. Per il 4-3-3 servono invece un centrocampista e un esterno d’attacco (se possibile pure un terzino destro): a metà campo oltre a Pizarro e a Borja Valero sarebbe necessario un giocatore in grado di distruggere e far ripartire l’azione. Aquilani potrebbe svolgere queste mansioni ma la Fiorentina sta cercando anche altri elementi: una pedina ideale - come caratteristiche - potrebbe essere il genoano Kucka, negli anni scorsi spesso accostato ai viola. Resta in piedi anche il nome di Jordi Clasie del Feyenoord: il club olandese chiede otto-dieci milioni e il Porto si è già fatto sotto con decisione. Si tratta però di un calciatore che probabilmente, come modo di giocare, si avvicina troppo a Pizarro. Sarebbe preferibile allora Fernando dello Shakhtar: pure in questo caso il prezzo appare molto elevato, superiore ai dieci milioni. Un investimento di spessore ad ogni modo verrà fatto dai viola, anche per reinvestire una parte del denaro che verrebbe incassato dalla cessione di Cuadrado.

Da non trascurare poi la pista che porta all’ecuadoriano Gaibor, centrocampista dell’Emelec, già sondato dalla Fiorentina. Quanto all’esterno, il sogno porterebbe a Lorenzo Insigne, capace di formare un tridente eccellente con Rossi e Gomez. Ma il presidente del Napoli De Laurentiis potrebbe sparare una cifra superiore ai venti milioni, che farebbe arretrare nettamente i viola. Un nome possibile è senza dubbio il romanista Florenzi, che rischia di trovare poco spazio in giallorosso e rappresenterebbe un elemento di buona qualità. Ovviamente non vanno dimenticate le risorse che i viola hanno in casa propria: Bernardeschi ad esempio può essere utilizzato nel 4-3-3, così come nel 4-3-1-2 come trequartista. Ed è un giocatore su cui Montella ha fatto capire di voler contare e puntare. C’è poi Giacomo Bonaventura, ormai da mesi obiettivo della Fiorentina. È un calciatore che potrebbe essere utilizzato in più moduli: non soltanto nel 4-3-3 ma anche ma anche alle spalle delle punte. E teoricamente potrebbe giocare anche da esterno di centrocampo. Con un solo acquisto, dunque, in questo caso, i viola si assicurerebbero un elemento polifunzionale.

Tornando però all’ipotesi del trequartista, col 4-3-1-2 i viola avrebbero varie soluzioni: dietro agli attaccanti potrebbe essere schierato anche Ilicic, desideroso tra l’altro di riscatto dopo una stagione in cui non è riuscito ad imporsi all’attenzione.

Corriere Fiorentino