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Candidati al “sacrificio”

Il mercato viola passerà dalla cessione di qualche pezzo pregiato

Redazione VN

La ricetta ormai è chiara: sacrificare un big per finanziare gli acquisti. Così ha fatto la Fiorentina nell'estate 2012 e poi anche l'anno scorso ed è questa la linea che, come ha fatto capire chiaramente Cognigni pochi giorni fa (LEGGI QUI), verrà adottata anche nella finestra di mercato che sta per aprirsi. Una gestione oculata, dal punto di vista del bilancio, ma che finora lo è stata anche da quello tecnico visto che sulla carta la squadra viola è comunque cresciuta molto in questi due anni. La vera domanda è: a chi toccherà stavolta? Juan Cuadrado, ormai lo sanno anche i muri, resta il candidato numero uno. Anche perchè su di lui ci sono le attenzioni dei maggiori club europei e di fronte a certe offerte, è dura dire no sia per la Fiorentina che per il giocatore stesso. Certo, non è ancora detta l'ultima parola sull'addio del colombiano, dipenderà da come andrà a finire la questione dell'Udinese e poi dalle proposte più o meno indecenti firmate Barcellona&co. E poi in ogni caso una partenza di Cuadrado frutterebbe "al netto" solo la metà di quei 30 milioni milioni circa incassati da Nastasic prima e da Jovetic poi.

Di alternative, intese come giocatori con cui fare cassa dai 20 milioni in su, non ce ne sono molti altri nella rosa viola. Uno sarebbe Giuseppe Rossi, ma guai anche solo a pensarlo. Un altro potrebbe essere Mario Gomez, ma difficilmente qualcuno sarebbe disposto ad investire così tanto dopo un anno di stop (e la stessa Fiorentina vuole finalmente vederlo all'opera in maglia viola, per davvero). Quali sono dunque le altre opzioni percorribili? Una porta a Savic: vista la giovane età, il montenegrino che si diceva piacesse al Bayern Monaco, potrebbe valere tra i 12 e i 15 milioni anche se poi almeno la metà ce ne vorrebbero per un sostituto all'altezza. Ma con questi soldi e altre operazioni in uscita (Roncaglia, Alonso, Romulo) si creerebbero i presupposti, almeno teorici, per trattenere Cuadrado e avere comunque un "tesoretto" da reinvestire. Anche Ilicic è sacrificabile, il problema è che al massimo dallo sloveno si potrebbero ricavare 6-7 milioni, pochi rispetto a Savic. A meno di compensare con un gruzzoletto sostanzioso dai vari Cassani, De Silvestri, Iakovenko, El Hamdaoui, Compper... praticamente un miracolo. L'ultima carta sarebbe sacrificare uno dei giovani talenti, non Bernardeschi ma forseBabacar, che dopo i 20 gol in Serie B può già valere almeno 6 milioni. Ma il rischio è che tra uno-due anni possa valere il triplo.

SIMONE BARGELLINI

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