Tu chiamale, se vuoi, occasioni. Non per forza obiettivi reali, ma calciatori che, per un motivo o per l’altro, potrebbero rappresentare opportunità da cogliere al volo. Ci sono quelli in scadenza di contratto a giugno e quelli che non trovano spazio, quelli che fin qui hanno deluso e quelli che hanno litigano con società o allenatore. Insomma, gente che a gennaio (probabilmente) cambierà aria.
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Caccia all’occasione
Tu chiamale, se vuoi, occasioni. Non per forza obiettivi reali, ma calciatori che, per un motivo o per l’altro, potrebbero rappresentare opportunità da cogliere al volo. Ci sono quelli in …
I NUMERI UNO Due nomi su tutti. Michael Agazzi e Mariano Andujar. Al primo scadrà il contratto tra sei mesi e quindi il Cagliari non ha scelta: venderlo subito o perderlo a parametro zero. I viola lo hanno seguito a lungo l’estate scorsa ma ora non sembrano così interessati. Il secondo è una vecchia conoscenza di Montella, e ha rotto col Catania. Qualcuno dice addirittura che possa rifiutarsi di tornare dalle vacanze in Argentina. Di certo, chi cerca un portiere, ci farà un pensierino.
I TAGLI IN DIFESA In Italia va tenuta d’occhio la situazione di Paolo Cannavaro. Il capitano del Napoli è stato “tagliato” da Benitez, e ha pure il contratto in scadenza. Difensore di esperienza e personalità, farebbe comodo a molti. E poi Burdisso che cerca spazio lontano da Roma per guadagnarsi i Mondiali. I giallorossi sono pronti liberarlo a costi bassissimi. Nella Lazio attenzione ad Andre Dias. Titolare inamovibile fino allo scorso anno, ora vive a Formello da separato in casa. In Spagna c’è il solito Musacchio, pure lui vicino allo svincolo. Macia lo conosce benissimo e continua a seguirlo. Forse, per rapporto età/qualità/prezzo, sarebbe l’affare migliore.
IN CABINA DI REGIA Tra i centrocampisti il nome più gettonato è quello di Lodi. Un anno fa, di questi tempi, ci si chiedeva come mai Prandelli non lo chiamasse in Nazionale. Lo seguivano Milan e Inter, e invece è finito al Genoa. La sua “rovina” è stato l’arrivo di Gasperini che, di fatto, lo ha escluso dalla formazione titolare. Giocatore di qualità e in cerca di riscatto, piace molto a Montella. Si può impostare un discorso per il prestito, e quindi il costo non sarebbe eccessivo. Anzi. Un altro giocatore “caduto in disgrazia” è Antonio Nocerino. Da centrocampista goleador (quando al Milan c’era Ibra) a desaparecido. Colpa di un rapporto ormai compromesso con Allegri, e di prestazioni via via sempre più deludenti. Su di lui il Torino sembra in netto vantaggio ma di certo farebbe comodo anche alla Fiorentina. Nel Parma fari puntati su Jaime Valdes. Il cileno ha perso il posto, e il contratto in scadenza nel giugno 2014 fa si che si possa prendere senza sborsare grandi cifre. Ex trequartista trasformato in regista, rappresenterebbe l’ideale vice Pizarro. Il problema è che su di lui ha già mosso passi forse decisivi il Colo Colo. Completamente diverse le caratteristiche di Kuzmanovic e Mudingayi. L’Inter non vede l’ora di liberarsene e il secondo è stato più volte accostato ai viola. Kuz, invece, da quando è tornato in Italia ha collezionato una delusione dopo l’altra. I nerazzurri vorrebbero 6-7 milioni. Forse troppi. In Inghilterra gioca (pochissimo) Gaston Ramirez. Pradè ha un debole per lui, e qualche contatto col suo procuratore c’è stato anche negli ultimi giorni. L’uruguaiano vuole cambiare aria per guadagnarsi il mondiale, e il Southampton è disposto a liberarlo in prestito. Ci sta pensando anche l’Inter.
CERCASI GOLEADOR Uno che rischia di finire sul mercato (anche in prestito) è Alessandro Matri. La Lazio è in pole, mentre la Fiorentina avrebbe bisogno (forse) di un profilo meno impegnativo. Nel Tottenham c’è Lamela. Un fenomeno, che però si è accomodato in panchina e non s’è più alzato. Lo cercano tutti, e arrivarci è sostanzialmente impossibile. Anche Menez (Psg) è una bella occasione visto che non rinnoverà il contratto ma la Juve sembra in pole position. Infine il Papu Gomez. Uno che Montella voleva nell’estate del 2012 e che invece è finito al Metalist. Lui non vede l’ora di tornare in Italia e spera in una chiamata della Fiorentina. Forse però, quel treno, non passerà più.
la Repubblica
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