Nessuno lo vuole, ma tutti sono pronti a ripiegare su di lui nell'ultimissimo giorno di mercato, il 31 agosto. Lui è Marco Borriello, escluso dalla Roma, che si prepara a vivere questa settimana con il telefono in mano in attesa di una chiamata. Fiorentina, Inter, Juve e Milan potrebbero alzare la cornetta, ma solo se non riusciranno a raggiungere i vari Berbatov, Bendtner, Gilardino, Jovetic, Llorente, Dzeko e Kakà: Borriello è per tutti l'ultima spiaggia.
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Borriello, il bomber di scorta (di mezza serie A)
Nessuno lo vuole, ma tutti sono pronti a ripiegare su di lui nell’ultimissimo giorno di mercato, il 31 agosto. Lui è Marco Borriello, escluso dalla Roma, che si prepara a …
L'attaccante classe 1982 ha già pronte le valigie e aspetta solo una chiamata: chi si muoverà per prima riuscirà a strappare il sì del giocatore che, ora come ora, desidera solo lasciare la Capitale per rivedere il campo. Zeman, infatti, lo ha escluso dal progetto giallorosso: per lui a Trigoria non c'è più spazio.
Fiorentina e Inter sono le squadre più interessate, ma anche Juventus e Milan monitorano da lontano con un occhio la situazione. Qualcosa si sbloccherà solo sul finire del calciomercato perché le strategie di queste squadre sono chiare: gli obiettivi reali sono altri e fino all'ultimo si cercherà di raggiungerli. I Viola hanno in cima alla lista Berbatov e subito dopo Bendtner. I Della Valle cercano il colpo ad effetto e l'attaccante del Manchester United è qualcosa di più di un sogno. Il bulgaro nelle ultime ore si è convinto del progetto Montella e ora c'è da chiudere con Ferguson. I contatti sono già ben avviati e si parla di un'offerta di 5 milioni di euro: si attende la risposta del manager dei Red Devils. L'alternativa è il danese dell'Arsenal per il quale Pradè, ds viola, ha già fatto un sondaggio con Wenger, manager dei Gunners. Infine ecco Borriello: l'ingaggio è un ostacolo risolvibile. Di certo il nuovo attaccante della Fiorentina inizierà con la B.
(...) "Povero" Marco: ovunque andrà non sarà accolto da star e dovrà guadagnarsi la fiducia di tutti, dallo staf tecnico ai tifosi. Lui, però, ha questo genere di sfide è abituato e sa come vincerle. A gennaio i supporter juventini lo accolsero con molti fischi, salvo poi ricredersi in Primavera quando segnò a Cesena e Novara e portò il tricolore.
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